Coniugare i numeri con gli uomini

Il Presidente della Provincia Dario Allevi e Giacinto Mariani, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Monza e Brianza, hanno consegnato all’assessore regionale Luciano Bresciani un dossier sullo «stato di salute» del sistema sanitario brianzolo
(WT – Seregno, 30 gen.) «La sanità brianzola è un modello per la Lombardia e l’Italia perché sa coniugare i numeri con gli uomini. Per questo, finché sarò presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Monza e Brianza, mi opporrò a qualsiasi proposta di razionalizzazione dei presidi brianzoli». Parte da qui il bilancio di Giacinto Mariani del secondo «tour» negli Ospedali del territorio.
«Le risorse sono scarse e il mondo del pubblico non sta passando un momento facile, prosegue Mariani. Per questo dobbiamo lavorare per migliorare l’efficacia dell’assistenza, concentrando i fondi disponibili sulle finalità comuni al fine di evitare dispersioni di risorse e di mezzi. Ma, soprattutto, non dobbiamo mai dimenticare che dietro ai budget ci sono sempre delle persone con delle patologie; dietro ai numeri c’è sempre un nome e un cognome. Per questo dobbiamo riuscire a coniugare i numeri, eliminando gli sprechi, con gli uomini. E la sanità brianzola dimostra di saperlo fare».
Entrare negli ospedali quando non c’è il problema, quando le cose funzionano. Questa l’idea alla base degli Stati generali «itineranti» della sanità brianzola, promossi, per il secondo anno, da Giacinto Mariani e dal Presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi.
«Grazie alla sua formula itinerante anche quest’anno ho potuto toccare con mano le eccellenze del nostro sistema socio-sanitario pubblico – aggiunge Dario Allevi, Presidente della Provincia MB. Avevamo, durante il primo tour, preso degli impegni con le Direzioni dei nostri Ospedali che sono stati tutti rispettati. Pur cambiando i vertici ho ritrovato lo stesso spirito e la stessa voglia di sperimentare modelli nuovi di gestione sempre nell’ottica dell’efficienza e dell’avanguardia organizzativa. Anche su questi asset, oltre che sulla ricerca e sulla qualità, è necessario puntare per il futuro, è questa la sfida che ci attende per rimanere al top non solo a livello nazionale, ma allargando gli orizzonti anche oltre i confini. Unica preoccupazione riguarda i lavori che presto partiranno all’Ospedale S. Gerardo. Chiederò all’Assessore Bresciani di monitorarli giorno dopo giorno affinché siano il meno invasivi possibile».
Sei le tappe in poco meno di un mese, dal 20 ottobre all’11 novembre, che hanno portato i due Presidenti a visitare gli ospedali di Giussano, Desio, Seregno, Carate Brianza, Vimercate e Monza. Durante il «tour» Mariani e Allevi, sono entrati nei reparti, hanno parlato con medici e infermieri, hanno ascoltato le esigenze dei pazienti e hanno scambiato qualche battuta con i cittadini che aspettavano il loro turno per prenotare una visita.
Da questi incontri è nato un dossier con le esigenze dei singoli Ospedali e le richieste alla Regione Lombardia che è stato consegnato, nel corso della conferenza stampa conclusiva, tenutasi lunedì 30 gennaio nella sede della Provincia di Monza Brianza, all’assessore regionale Luciano Bresciani.
«Stiamo attraversando una fase economicamente delicatissima, ma non ci sottraiamo alle responsabilità di governare con trasparenza, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani. E lo facciamo tagliando gli sprechi senza intaccare la qualità delle cure. I soldi a disposizione del Pirellone per la Sanità sono passati dai 17 miliardi e 187 milioni di euro del 2011 ai 17 miliardi e 450 nel 2012 (più 1,5%, al di sotto della crescita dell’inflazione). Ma al di là dell’aspetto strettamente economico-finanziario c’è un tema a cui tengo particolarmente. Mi riferisco all’obiettivo ultimo delle nuove regole appena approvate: “più territorio, meno ospedale”. Lo stesso sistema sanitario brianzolo rappresenta da questo punto di vista un modello vincente. Non è un caso che anche grazie alla collaborazione delle aziende ospedaliere di Monza e Brianza sia stata avviata l’innovativa modalità di presa in carico dei malati cronici (con il CronicRelated Group) e la creazione di posti letto per i malati non gravi. In più sono previste sperimentazioni di forme associative di medici di famiglia che lavoreranno insieme con gli specialisti per fornire prestazioni di primo livello e consulti mirati. Così come il dossier preparato al termine del “tour” degli ospedali ci consentirà di aggiornare le necessità del territorio e dunque trovare quelle ricette di pubblica utilità che hanno fatto del sistema lombardo uno dei più efficienti ed efficaci d’Europa».