“Artemide”, un accordo per gli interventi d’emergenza

Due appuntamenti per confermare la «rete» territoriale contro la violenza alle donne
(WT – Seregno, 08 nov.) «Artemide» cresce e, in occasione della «Giornata internazionale contro la violenza sulle donne» (25 novembre), punta, con un nuovo accordo, agli interventi di emergenza. «Il progetto “Artemide”, avviato nel 2010, – spiega il Sindaco Giacinto Mariani – ha creato una task force antiviolenza formata da diversi soggetti, dai servizi sociali alle forze dell’ordine fino al pronto soccorso degli Ospedali che, di fronte alla richiesta di aiuto di una donna, possa mettere in campo un piano condiviso realizzazione di azioni integrate per garantire ad ogni donna spazi di accoglienza e soluzioni».
Dopo le «Linee Guida per gli interventi di sostegno alle donne che subiscono violenza» e il «Protocollo d’Intesa Progetto Artemide per la costituzione di una rete interistituzionale a sostegno delle donne vittime di maltrattamento», sottoscritto alla fine del 2010, «Artemide» ha prodotto un altro documento, «Modalità operative per la gestione degli interventi di urgenza nei casi di maltrattamento in famiglia, violenza sessuale, stalking», finalizzato a trovare una risposta immediata e concreta per la donna vittima di violenza.
«L’attività del gruppo di lavoro “Artemide” – spiega l’assessore alle Politiche sociali e ai Servizi alla famiglia e alle Pari opportunità Ilaria Anna Cerqua – non si è fermata. Oggi, a fine 2012, riconvochiamo tutti i partner del progetto per un momento di verifica sulla rete interistituzionale costruita e per parlare di alcune prospettive di sviluppo per i prossimi anni ed, in particolare, il nuovo accordo integrativo per la gestione degli interventi di urgenza».
L’obiettivo dell’accordo è definire uno standard di intervento tra tutti i soggetti interessati, dalle forze dell’ordine agli operatori sociali e del terzo settore, che consentita a questi soggetti di intervenire in modo coordinato e secondo le loro competenze, senza sovrapposizioni o mancanze, e che costituisca un punto di riferimento sicuro per le donne vittime di violenza. In concreto significa un referente esperto, assistente sociale o psicologo, una rete di servizi di pronto intervento e una rete di alloggi temporanei. Il documento sarà presentato mercoledì 14 novembre, alle ore 10, in Sala Civica «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio).
Nell’Ambito Territoriale di Seregno, la prima fase operativa del progetto, si è concentrata su progetti di formazione specifici per gli agenti di Polizia Locale e per i Carabinieri. Una ventina il personale delle forze dell’ordine che ha partecipato a percorsi formativi a distanza e in aula, cui hanno partecipato anche una quarantina di operatori dei servizi socio sanitari.
«Il periodo di formazione – spiega l’assessore Cerqua – ha favorito un importante scambio tra operatori ed enti e ha creato le basi per dare un contenuto concreto all’obiettivo del progetto, cioè una rete inter-istituzionale in grado di dare una risposta adeguata al problema del maltrattamento delle donne. C’è poi un altro scopo: far emergere il fenomeno, soprattutto nei casi di violenza domestica, in tutta la sua consistenza e gravità, mettendo le donne nella condizione di potersi “affidare” alla struttura e dando loro il coraggio di farsi avanti».
Il «Protocollo», della durata sperimentale di due anni, diventa «definitivo» e sarà firmato lunedì 26 novembre dalle 8.30 alle 16.30, all’«Urban Center» di Monza. In programma un approfondimento sulla Legge regionale n. 47 del 26 giugno 2012 da parte dei Sara Valmaggi, relatrice della legge
Il «Protocollo» ha messo allo stesso tavolo le Amministrazioni comunali degli Ambiti Territoriali di Seregno, Monza, Carate Brianza, e Vimercate, e la Provincia di Monza e Brianza, le forze dell’ordine, la Procura della Repubblica di Monza, gli enti sanitari (Asl Monza e Brianza, Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate, Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza) e soggetti del terzo settore (C.A.DO.M. di Monza, la cooperativa «La Grande Casa» di Sesto San Giovanni, la Onlus «Nuovo Millennio» di Monza, «Offertasociale» di Vimercate, ETAss, la «Fondazione Bignaschi»).