Processo “Infinito”, 300 mila euro a Seregno

Il Tribunale di Milano concede al Comune di Seregno un risarcimento come parte civile. Mariani: «Risorse a disposizione di progetti di educazione alla legalità nelle scuole. I giovani sono il cordone sanitario contro le infiltrazioni dei mafiosi nella società»
(WT – Seregno, 07 dic.) «L’impegno che ho preso di fronte ai miei concittadini è stato quello di essere presente come parte civile in ogni processo contro la ‘ndrangheta. Dobbiamo far sentire ai mafiosi che la società civile ha gli anticorpi per reagire». Così il Sindaco Giacinto Mariani commenta la sentenza dell’ottava sezione penale del Tribunale di Milano che ieri (giovedì 6 dicembre) che, nell’ambito del processo relativo alla maxi operazione «Infinito», ha concesso Comune di Seregno un risarcimento di trecentomila euro.
«Risorse – conclude Mariani – che metteremo a disposizione di progetti di educazione alla legalità nelle scuole. Perché la Brianza deve ripartire dai più giovani. Solo loro che possono rappresentare il “cordone sanitario” contro le infiltrazioni dei mafiosi nella società civile».
Il Tribunale di Milano ha emesso 40 condanne per associazione a delinquere di stampo mafioso, droga e usura. «Questa sentenza – prosegue Mariani – conferma la mia tesi: la guerra alla mafia non si fa a parole o a colpi di polemiche sui giornali. Si fa portando avanti azioni concrete. Più di tre anni fa avevo lanciato, da solo, l’idea di una “class action” contro la mafia. Per questo obiettivo mi sono costituito parte civile in sei processi contro clan della ‘ndrangheta nell’ambito delle operazioni “Star Wars” e “Infinito”».
Oltre al Comune di Seregno sono stati determinati risarcimenti a favore della Provincia di Monza e Brianza (300 mila euro), della Regione Calabria (200 mila euro), del Comune di Desio (300 mila euro), del Comune di Bollate (200 mila euro), del Comune di Pavia (300 mila euro), della Federazione anti-racket italiana (50 mila euro), della Presidenza del Consiglio dei ministri (500 mila euro), del Commissario straordinario per le iniziative anti-racket (500 mila euro), del Ministero della Difesa (500 mila euro) e del Ministero dell’Interno (250 mila euro).