Disabili, una vita di qualità

Il Comune di Seregno e il Piccolo Cottolengo Don Orione promuovono il convegno «Il progetto di vita nella residenzialità per il disabile adulto». Mariani: «Dobbiamo mettere la loro vita nelle loro mani»
(WT – Seregno, 9 apr.) «Dobbiamo mettere la loro vita nelle loro mani. Con un obiettivo: qualità. Cioè dobbiamo guardare al disabile come a una persona che si possa realizzare in tutte le sue dimensioni. Fisica, ma anche sociale, sportiva, spirituale». Così il Sindaco Giacinto Mariani ha presentato alla stampa il convegno «Il progetto di vita nella residenzialità per il disabile adulto» che si svolgerà martedì 23 aprile alle ore 9.00 in Sala «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio). Il convegno è promosso dal Comune di Seregno e dal Piccolo Cottolengo Don Orione, «un’istituzione per la quale provo un sentimento di amore», dichiara il Sindaco.
«Mentre nelle prime fasi di vita del disabile – spiega Roberto Franchini, responsabile Area Strategica Opera Don Orione in Italia – è prevalente la logica della riabilitazione delle autonomie e delle funzioni, nei cicli di vita successivi deve subentrare l’attenzione alla qualità di vita. Che significa autodeterminazione del disabile adulto».
Questa prospettiva aiuta a riconsiderare gli indicatori di efficacia delle residenze per disabili, e spostando il focus dai processi clinici o organizzativi ai risultati in termini di qualità di vita. Obiettivo del convegno è consolidare il dibattito sulla riforma dei servizi per disabili, anche in tempo di crisi.
Dopo i saluti del direttore, dalle 9.30 interverranno: Luigi Croce, docente all’Università Cattolica di Brescia, direttore sanitario FOBAP Brescia e direttore Comitato Scientifico ANFFAS Nazionale («La Vita di Qualità del disabile adulto»); Roberto Franchini, responsabile Area Strategica Opera Don Orione in Italia, presidente Associazione Italiana Disabilità Intellettive e dello Sviluppo e docente all’Università Cattolica di Brescia («Dai trattamenti ai sostegni: il progetto di vita nella residenzialità per disabili adulti»); Serafino Corti, docente all’Università Cattolica di Brescia e direttore Dipartimento Disabili Fondazione Sospiro di Cremona («L’allineamento dei servizi residenziali al modello di Vita di Qualità: un’esperienza»); Paola Di Furia, responsabile del Servizio Disabili presso ASLMB («Il ruolo delle Istituzioni nella riqualificazione dei servizi del territorio»); Mascia Marzorati, responsabile RSD Don Orione di Seregno («Il Piccolo Cottolengo di Seregno: cambiamenti in atto»).
Il Piccolo Cottolengo Don Orione di Seregno, nato nel 1949, dalla donazione di Giovanni Colli, oggi ha 65 persone in Residenza Sanitaria Disabili e 89 in Residenza Sanitaria Anziani. «Ma in una casa come la nostra – spiega il direttore Don Luigi Pastrello – non ha senso parlare solo di date e numeri. Chi visita il Piccolo Cottolengo si trova di fronte a tante persone, tutte diverse fra loro. Alcuni sono assenti, spenti, con lo sguardo fisso, il corpo immobile. Sono persone inchiodate al letto o alla carrozzina. Non abbiamo pozioni magiche e molti dei nostri ospiti rimarranno così per sempre. Eppure ognuno di loro merita tutte le nostre attenzioni, la nostra cura. Perché il principio del Piccolo Cottolengo è questo: “agisci come se”. Come se quella persona sentisse le tue parole, come se volesse dirti qualche cosa».
La partecipazione al convegno, che ha il patrocinio della Regione Lombardia e dell’Associazione Italiana per lo Studio delle disabilità Intellettive ed Evolutive, è gratuita.
Informazioni: Piccolo Cottolengo Don Orione (tel. 0362/22.881 – email: segreteria@orioneseregno.it).