“Gemellati contro le mafie”

In Sala «Monsignor Gandini» incontro pubblico con i Sindaci di Seregno, Sant’Agata d’Esaro, Lamezia, il Comandante dei Carabinieri, Luigi Spenga, e l’imprenditore antiracket Rocco Mangiardi
(WT – Seregno, 11 apr.) Nel 2007 qualcuno si presentò al suo negozio per chiedere il «pizzo». Volevano 1.200 euro al mese «da destinare a zio Pasquale». Poco più di due anni dopo, Rocco Mangiardi, durante il processo, alzò il dito indice e lo puntò verso l’uomo sistemato a pochi metri di distanza, fra i due avvocati difensori, il boss della ‘ndrangheta Pasquale Giampà. Era la prima volta che accadeva in Calabria: una vittima del racket che accusava pubblicamente i suoi estorsori in un’aula di giustizia.
Rocco Mangiardi, 57 anni, proprietario di un magazzino di autoricambi a Lamezia Terme sabato 20 aprile sarà a Seregno, alle ore 21 in Sala «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio), per raccontare la sua storia nell’incontro pubblico «Gemellati contro le mafie», promosso dalle Amministrazioni comunali di Seregno e Sant’Agata d’Esaro.
«L’obiettivo dell’incontro – spiega il Sindaco Giacinto Mariani – è duplice. Da un lato vogliamo portare alla luce il lato oscuro della criminalità organizzata di stampo mafioso, la cui capacità di contaminazione del territorio e dell’economia ha superato i “limiti geografici” in cui storicamente il fenomeno ha avuto origine. Dall’altro vogliamo mostrare, con storie ed esempi concreti, che ci sono persone che ogni giorno, spesso nell’ombra e nel silenzio, si oppongono con coraggio e determinazione alla violenza delle mafie».
Con Mangiardi ci saranno i sindaci delle città gemellate di Seregno e Sant’Agata, Giacinto Mariani e Luca Branda e il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, parte civile nel processo contro Giampà. Moderatore del dibattito sarà Massimo Giardina, giornalista del settimanale Tempi.
Informazioni: Ufficio Cultura (tel. 0362/263.541 – email: info.cultura@seregno.info).