Seregno Inform@, lezione all’Università

Il periodico online del Comune presentato all’interno del laboratorio di «Organizzazione Uffici Stampa». Mariani: «Abbiamo puntato su innovazione e qualità e il giornale è diventato un “caso” di successo»
(WT – Seregno, 26 apr.) Settimana scorsa (giovedì 18 aprile) il Seregno Inform@ è stato protagonista di una «lezione» all’Università dell’Insubria di Varese, all’interno del laboratorio di «Organizzazione Uffici Stampa» del corso di studio in Scienze della comunicazione.
«Il giornale del Comune di Seregno – ha dichiarato il Sindaco Giacinto Mariani – è diventato un “caso” tra chi si occupa di comunicazione pubblica. L’interesse per il nostro progetto è la prova che la decisione di puntare sull’innovazione e portare il Seregno Inform@ sul web era giusta».
Obiettivo dell’intervento all’Università dell’Insubria era presentare un «modello» dell’uso di internet e dei social network da parte di un ufficio stampa. «Il web ha cambiato il giornalismo – spiega Walter Todaro, coordinatore del progetto – e anche il modo di lavorare degli uffici stampa che con internet e soprattutto con i social network saltano la mediazione dei giornalisti e possono andare a “prendere” il lettore».
Internet 2.0, quindi, che significa anche integrare l’informazione scritta con le immagini video. È nato così il TGWeb comunale, primo e finora unico tra i Comuni della Brianza: un tiggì di una quindicina di minuti con un’edizione settimanale, online il venerdì mattina. Un’informazione flash sulle attività istituzionali del Comune e su tutte le notizie che riguardano Seregno la Brianza: dagli eventi alle scadenze, dalla cronaca all’economia fino allo sport.
Ma il «caso» Seregno Inform@ non nasce sono da un utilizzo «spinto» delle nuove tecnologie. La decisione di concludere l’esperienza cartacea del Seregno Inform@ è la naturale evoluzione di un progetto editoriale che parte da lontano. Dal 2008 quando l’Amministrazione aveva deciso di fare una piccola «rivoluzione» nel modo dei periodici comunali, almeno per quanto riguarda il nostro territorio: un giornale fatto con criteri giornalistici, che non contenesse l’«elenco della spesa» delle cose fatte, ma un prodotto editoriale di qualità, economicamente sostenibile e aperto a tutto ciò che accade nel territorio: dalle associazioni all’ambiente, dal lavoro allo sport, dalla musica alla cultura. «E lo abbiamo fatto – conclude Walter Todaro – sempre raccontando delle storie, parlando con le persone, uscendo dal «Palazzo». In questo modo abbiamo trasformato il periodico comunale da “bollettino” dell’Amministrazione in strumento di comunicazione del territorio».