Alla ricerca della memoria

Ammainabandiera e omaggio alla famiglia Gani per non dimenticare l’Olocausto. Mariani: «Il nostro impegno affinché i giovani possano “imparare a ricordare” ciò che non hanno mai visto»
(WT – Seregno, 24 gen.) «Ha senso ricordare, oggi come per gli anni che verranno, perché l’esperienza del lager per i sopravvissuti è stata così traumatica da essere quasi incomunicabile. Il ricordo è l’unico antidoto alla ricaduta nella barbarie perché con la scomparsa di chi era riuscito a tornare dai campi di concentramento l’esperienza di una memoria diretta dello sterminio fatalmente svanisce». Con queste parole il Sindaco Giacinto Mariani ha presentato il programma del «Giorno della memoria» che, introdotto con Legge n. 211/2000, ogni 27 gennaio ricorda gli degli oltre sei milioni di persone uccise dalla follia nazista.
Lunedì 27 gennaio alle ore 11, in via Umberto I la giornata si aprirà con l’Ammainabandiera sulle note del Silenzio. Alle ore 11.30 alla Ca’ Bianca in via Trabattoni 81, il Sindaco deporrà una corona alla lapide che ricorda la famiglia Gani, Giuseppe , Speranza e i loro tre figli, Regina ed Ester, di 17 e 15 anni, Alberto di 9, deportata nell’agosto del 1944. Incarcerati in via Carlini, nell’ex caserma dei Carabinieri, sono mandati prima a San Vittore, poi a Bolzano-Gries e, infine, ad Auschwitz, dove papà, mamma e il bambino muoiono, uccisi in una delle camere a gas il giorno stesso dell’arrivo, il 28 ottobre. Le ragazze passano la selezione di Josef Mengele, ma poi le loro tracce si perdono a Bergen-Belsen.
«La politica dello sterminio nel Novecento – ha dichiarato Giacinto Mariani – non è né cominciata né terminata con Auschwitz: il genocidio degli armeni, le vittime dei gulag, la pulizia di classe dei Khmer rossi in Cambogia e, negli anni Novanta, le pulizie etniche in Jugoslavia e in Ruanda, oltre ai gas di Saddam Hussein contro i curdi. Alla base di ogni politica di sterminio c’è sempre l’assenza di democrazia Per questo siamo convinti della necessità di un vero impegno civile destinato soprattutto alle nuove generazioni perché possano “imparare a ricordare” ciò che non hanno mai visto».
Informazioni: Servizio Eventi Culturali (tel. 0362 263.541/550/311 – email: info.cultura@seregno.info).