Acqua “a chilometro zero”

Inaugurata La «Fonte del Comune» in via Bellini. Risparmio della plastica e riduzione dei trasporti su ruote per la distribuzione delle bottiglie: molti i vantaggi per l’ambiente, ma anche per il portafoglio
(WT – Seregno, 30 apr.) «Promuovere l’acqua pubblica fa parte di un processo educativo che non solo fa risparmiare i cittadini, ma li spinge anche a comportamenti ecologici virtuosi». Con queste parole il Sindaco Giacinto Mariani, accompagnato dal sindaco dei ragazzi Andrea Bassi delle scuole «Mercalli», ha inaugurato questa mattina (mercoledì 30 aprile) la «Fonte del Comune», la casa dell’acqua posizionata nel parcheggio di via Bellini (angolo via Donizetti), nel quartiere Lazzaretto.
La «Fonte del Comune» è una «stazione di rifornimento» pubblica che offre ai cittadini acqua naturale e gasata, fredda o a temperatura ambiente, a 5 centesimi al litro. L’acqua potrà essere acquistata pagando con le monete o con una card che i cittadini potranno ottenere, versando una cauzione di 3 euro, presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico di via Umberto I, 78, dove sarà collocato un apposito distributore.
«La “Fonte del Comune” – spiega l’assessore ai Parchi, all’Ecologia e all’Ambiente Flavio Sambruni, che ha fortemente sostenuto il progetto – è un gesto di attenzione del Comune verso i temi ambientali, in particolare l’utilizzo di una risorsa fondamentale come l’acqua pubblica. Questo nuovo servizio, inoltre, consentirà anche un risparmio economico importante per molte famiglie in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo».
In Italia si consumano 192 litri di acqua minerale procapite, un dato record in Europa che conferma il Belpaese come Paese con il più alto consumo di acqua in bottiglia. Il costo medio dell’acqua in bottiglia venduta nei supermercati è di circa 0,36 centesimi di euro al litro (media tra naturale e gasata). Ciò significa un risparmio annuale di circa 60 euro. Grazie alla «casa dell’acqua» si avrà anche un risparmio di CO2 in atmosfera e di PET (la plastica con cui sono fabbricate bottiglie e bicchieri).
«L’acqua che della rete idrica cittadina – sottolinea Flavio Sambruni – arriva alle case dell’acqua è strettamente controllata, essendo trattata con un sistema di filtri ai carboni attivi che impedisce l’eventuale proliferazione batterica, rimuove il cloro, i sapori e gli odori sgradevoli e fornisce un’acqua di alta qualità, senza intaccarne le principali caratteristiche organolettiche. L’Amministrazione comunale ha impegnato 10 mila euro, poco meno della metà dell’investimento complessivo coperto da un bando dell’Ambito Territoriale Ottimale Monza e Brianza; una cifra sei volte inferiore a quanto stimato da una prima previsione».
Come conferma Enrico Boerci, vice Presidente di Brianzacque che si occuperà della gestione e manutenzione dell’impianto: «L’H20 distribuita dall’ acquedotto comunale è un’acqua buona e sicura perché supercontrollata dai tecnici dell’Asl e dai laboratori interni accreditati di Brianzacque. I principali parametri come pH, cloruri nitrati, residuo fisso, calcio magnesio, solo per citarne alcuni, sono analizzati con una frequenza mensile, di gran lunga superiore alla “minerale” venduta in bottiglia. Ulteriori monitoraggi accertano che l’acqua sia microbiologicamente conforme, ossia non contenga microorganismi indesiderati». E concludendo, aggiunge: «Come già avveniva in passato, crediamo, inoltre, che la fonte dell’acqua rappresenti un punto d’incontro, capace di favorire l’aggregazione e la socialità fra i cittadini».
Tutta l’acqua della rete che arriva alle case dell’acqua è strettamente controllata. Brianzacque pubblica sul proprio sito web (www.brianzacque.it) un bollettino che, per ciascuno dei Comuni serviti, indica i risultati dei parametri delle analisi di laboratorio, permettendo così ai cittadini – consumatori di controllare la qualità della risorsa idrica fornita dalla rete municipale. In più l’acqua della «Fonte del Comune» è trattata con un sistema di filtri ai carboni attivi che impedisce l’eventuale proliferazione batterica, rimuove il cloro, i sapori e gli odori sgradevoli e fornisce un’acqua di alta qualità, senza intaccarne le principali caratteristiche organolettiche.
L’Amministrazione comunale ha impegnato 10 mila euro, poco meno della metà dell’investimento complessivo coperto da un bando dell’Ambito Territoriale Ottimale Monza e Brianza. «Stiamo realizzando 8 case dell’acqua in Brianza, di cui una qui a Seregno, ha dichiarato il vice presidente di ATO MB Adriano Poletti. Nei prossimi anni ne realizzeremo altre 20, con l’obiettivo di coprire tutti i Comuni della Brianza. La “Casa dell’Acqua” serve a far comprendere ai cittadini che l’acqua pubblica è buona, che va protetta e usata con intelligenza».
L’area di via Bellini è stata individuata per la possibilità di collegare la struttura all’acquedotto, oltre che per la presenza del parcheggio da dove ogni giorno passano centinaia di persone. Non solo gli abitanti del quartiere, ma anche chi si reca al mercato del sabato o a quello del mercoledì e i pendolari che vanno in stazione. Infine l’area è interamente video sorvegliata.