“211 palloncini per Carlo”
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In piazza Concordia un flash-mob per chiedere giustizia per Carlo Anselmi. Mariani: «1,2 miliardi di euro per Mare nostrum e non siamo in grado di garantire la sicurezza dei nostri concittadini in vacanza all’estero»
(WT – Seregno, 15 set.) Un palazzo di venti piani. O un garage di 13 metri quadri. Questi gli spazi che occuperebbero le 211 lettere che il Sindaco Giacinto Mariani dal 2010 manda, ogni settimana, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro degli Esteri per chiedere spiegazioni sulla morte di Carlo Anselmi.
«Abbiamo superato il traguardo delle 200 lettere senza alcuna risposta. Ogni volta andiamo a sbattere contro un muro di gomma», commenta il Sindaco Giacinto Mariani. Dopo quattro anni, quasi mille e ottocento giorni (1.776), duecentotrentasette settimane e un ordine del giorno del Consiglio comunale il risultato è sempre lo stesso: il silenzio
«Ma non ci arrendiamo, prosegue il Sindaco. Vogliamo continuare a combattere insieme al papà di Carlo, Agostino, questa battaglia per la giustizia e vogliamo un Ministero degli Esteri e, soprattutto, delle sedi diplomatiche che funzionino e possano garantire la sicurezza degli italiani che si trovano in Paesi stranieri. Un giorno qualcuno farà bene i conti e ci dirà quanto ci costa il Ministero degli affari esteri, gli ambasciatori, gli addetti e i segretari. La mia impressione è che tutto questo ci costi tanto, troppo. E per di più che sia un “sistema” inefficiente. E poi spendiamo 1,2 miliardi di euro all’anno per l’operazione “Mare nostrum” e non siamo in grado di proteggere i nostri concittadini in vacanza all’estero».
Per riportare l’attenzione sul caso Anselmi, sabato 13 settembre il sindaco Giacinto Mariani ha promosso un flash-mob. Il sindaco e il papà di Carlo, insieme alla società sportive del territorio e a semplici cittadini, accorsi grazie al tam-tam social, hanno promosso l’iniziativa «211 palloncini per Carlo». In pizza Concordia, nel centro storico di Seregno, hanno liberato in cielo 211 palloncini, 210 bianchi e uno rosso, che corrispondono al numero di lettere inviate dal Sindaco e rimaste senza risposta. Appeso ad ogni palloncino c’era un biglietto, #unarispostapercarlo, che è una richiesta e, insieme, l’hastag dell’evento lanciato su Twitter.
«Il consulente tecnico d’ufficio – spiega Agostino Anselmi – proprio in questi giorni avrebbe consegnato la perizia nelle mani del pm titolare delle indagini, la dottoressa Franca Macchia della Procura di Monza che dovrà decidere se rinviare a giudizio le persone che ho denunciato: due funzionari del Consolato italiano a Cuba e due dirigenti della compagnia di assicurazione che copriva il viaggio di mio figlio. L’accusa è omissione di soccorso e omicidio colposo».
Ma Anselmi fa un passo avanti: «Carlo è stato vittima della propria Ambasciata. Secondo gli ultimi dati della Farnesina, al 2012 risultano più di tre mila i prigionieri italiani all’estero. E poi ci sono le decine di italiani morti in circostanze più o meno misteriose. Con il silenzio dei media e l’indifferenza dell’opinione pubblica. Io lotto per uno Stato che sia in grado di garantire la sicurezza dei propri concittadini all’estero».