“Piano fognario” contro gli allagamenti

BrianzAcque promuove un progetto per valutare lo stato di salute delle fognature e la capacità di portata
(WT – Seregno, 06 lug.) Duemila e 355 chilometri di rete di tubazioni sotterranee da indagare palmo a palmo. Venticinquemila e 580 «camerette» di ispezione da scandagliare da cima a fondo. Sotto la lente di ingrandimento anche collettori e interconnessioni con il reticolo idrico superficiale, di competenza dei comuni. È scattata la prima fase delle attività propedeutiche all’elaborazione del «Piano fognario integrato», valido per i comuni della Provincia di Monza e della Brianza, serviti da BrianzAcque, la monoutility che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio.
Il «Piano fognario» è lo strumento strategico capace di fornire una visione globale dello stato di salute della rete, della sua capacità di tenuta, delle criticità, dei problemi da risolvere. E di conseguenza, di individuare gli interventi di riabilitazione, di definirne priorità e costi, mettendo la parola fine ai fenomeni sempre più frequenti di esondazioni e di allagamenti.
Secondo il crono programma, lo step iniziale durerà 840 giorni, 28 mesi. Oltre due anni di tempo per ricostruire dei modelli geometrici – idraulici del sistema delle reti esistenti, spesso obsolete e incapaci di contenere l’acqua in eccesso. Oltre alla ricostruzione quasi certosina dell’intera mappa dei sottoservizi e a campagne di video ispezione, saranno eseguite misurazioni idrauliche con il monitoraggio delle piogge e della capacità di portata e di tenuta delle fognature. Tutti i dati raccolti saranno inseriti in un software in modo da poter simulare situazioni di crisi.
L’intervento, tra i più importanti contenuti nel Piano d’Ambito 2014-17 dell’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) di Monza e della Brianza, comporta un impegno di spesa di 3 milioni e mezzo, interamente finanziato da Brianzacque con i proventi delle tariffe.
Commenta l’Amministratore delegato della public company, Enrico Boerci: «All’indomani dei nubifragi di luglio e del novembre scorso, in accordo con i Sindaci, ci eravamo assunti un impegno e lo manteniamo. Siamo infatti convinti che solo attraverso un piano fognario basato su conoscenze scientifiche e moderne sia possibile garantire risposte mirate e realistiche ai problemi del nostro territorio, il cui collettamento fognario, sotto pressione, ha dimostrato in numerose occasioni di non riuscire a smaltire i liquami in quantità adeguata».
Una volta espletati tutti i passaggi e ricostruito il modello delle caratteristiche geometrico idraulico della rete fognaria, scatterà la seconda fase per definirne la funzionalità e individuare le opere da eseguire. Il costo stimato è di 980 mila euro. Alla fine, ciascun Comune disporrà di un proprio piano fognario. Ne verrà inoltre strutturato uno su area più vasta, cosiddetto «integrato» dell’intero complesso di condotte fognarie , collettori intercomunali e interconnessioni con il reticolo idrico superficiale corrispondente al bacino territoriale della Provincia di Monza e della Brianza, grazie al quale si potranno individuare e programmare gli interventi necessari sul sistema idrico sotterraneo con tempistiche certe e soluzioni mirate per risolvere le diverse problematiche.