“Pozzoli”, la “prima” del Canada

Primo premio a Anastasia Rizikov, ex equo con il giapponese Yoshito Numasawa. Sul terzo gradino del podio l’americana Christine Wu. Ventisei i partecipanti
(WT – Seregno, 05 ott.) Il Canada, per la prima volta, ha vinto il Concorso pianistico internazionale «Ettore Pozzoli». Nella finale di martedì scorso Anastasia Rizikov, sedicenne pianista prodigio di Toronto, di chiare origini russe, ha stregato la Giuria presieduta da Gabriel Tacchino con l’esecuzione del Concerto in fa minore op. 21 di Frédéric Chopin.
La 29esima edizione del Pozzoli, però, ha due vincitori. L’altro è il giapponese Yoshito Numasawa che ha vinto il primo premio ex equo con la canadese.
È la terza volta in ventinove edizioni del Concorso che accade. La prima nel 1961 quando il primo premio fu diviso tra Pier Narciso Masi e Fabio Peressoni e nel 1969 quando l’ex equo ancora tra due italiani, Franco Angeleri e Anna Maria Cigoli. In entrambi i casi presidente di giuria era Giulio Confalonieri, allievo di Ettore Pozzoli e «inventore», con Gina Gambini, moglie di Pozzoli, del Concorso nel 1959.
In finale Numasawa ha eseguito un altro capolavoro del periodo romantico, il Concerto in si bemolle minore op. 23 di Pëtr Il’ič Tchaikovsky. E il 28enne è il secondo giapponese a vincere il «Pozzoli»: il primo fu Seizo Azuma nel 1987. Il Giappone, Paese di grandi tradizioni pianistiche, ha ottenuto anche quattro secondi posti: nel 1965 Yoshiya Iwamoto, ex equo con Riccardo Risaliti, nel 1971 Tajka Hiroshi, ex equo con Vincenzo Balzani, nel 1981 Megumi Umene, ex equo con l’rlandese Barry Douglas, e nel 2003 Fumio Kawamura.
La coppia Rizikov – Rizikov spezza così il dominio russo che durava dal 2011: Alexey Chernov aveva, infatti, vinto la 27esima edizione, mentre la 28esima era andata a Alexander Yakovlev.
Ventisei i partecipanti di questa edizione. E una ritirata, la giapponese Erika Yamamoto che ha abbandonato in semifinale per una tendinite.
Tra gli italiani, il comasco Danilo Mascetti si è fermato in semifinale. L’ultimo italiano a vincere il Pozzoli è stato Filippo Gamba, nel 1999, con la Giuria presieduta da Paul Badura-Skoda. E, con il secondo posto di Lorenzo Di Bella, fu doppietta azzurra. Domenico Monaco, nel 2009, l’edizione vinta dall’americano Christopher Falzone, andò vicino alla vittoria conquistando il secondo posto. Per sei volte, invece, il primo premio non è stato assegnato: nel 1967, nel 1991, nel 1995, nel 1997, nel 2001 e nel 2003.
La prima edizione del Concorso, quella del 1959, la vinse il diciassettenne Maurizio Pollini che, pochi mesi dopo, si aggiudicò lo «Chopin» di Varsavia e, oggi, è uno dei più grandi pianisti del nostro tempo. Dal 1959, in ventinove edizioni, sono passati oltre 1.300 pianisti provenienti da più di sessanta Paesi. In mezzo secolo di storia l’obiettivo del Concorso è sempre stato quello di dare ai migliori giovani talenti del pianoforte un’occasione unica, e una delle poche a livello internazionale, per «fare carriera» nel mondo della musica classica. Ettore Pozzoli, infatti, credeva nei giovani e nell’insegnamento: dal 1902 al 1937 ha insegnato teoria, solfeggio e dettato musicale al Conservatorio «G. Verdi di Milano».
Adesso riflettori puntati su «Il Pozzolino», il concorso pianistico internazionale dedicato agli under 17, i «baby» talenti del pianoforte, la «cantera» del concorso maggiore, che andrà in scena dal 24 al 27 novembre 2016.
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