Frigerio a capo di “Federparchi”

Il presidente del «Parco della Valle del Lambro» riconfermato alla guida del comitato regionale della federazione dei parchi. «Dobbiamo lavorare per un riordino delle aree protette che deve fare i conti con la scarsità di risorse»
(WT – Seregno, 06 ott.) Eleonora Frigerio a capo di «Federparchi Lombardia». La riconferma è arrivata sabato 26 settembre al Congresso regionale lombardo della federazione a «Pianeta Lombardia» a «Expo» alla presenza del Presidente di «Federparchi Nazionale» Giampiero Sammusi
Avvocato, 38 anni brianzola di Carate Brianza, Eleonora Frigerio era stata nominata coordinatrice dei parchi della Lombardia nel maggio del 2012, a poche settimane dalla sua investitura alla guida del «Parco della Valle del Lambro», carica che ricopre tutt’ora.
«Sono stati tre anni importanti durante i quali il tema fondamentale è stato la prossima riforma del Sistema regionale dei Parchi. Una riforma che, volente o nolente, deve fare i conti con la scarsità di risorse, ha sottolineato il presidente di “Federparchi Lombardia” Eleonora Frigerio nel corso del suo intervento durante il Convegno lombardo. Da tre anni è infatti partita l’importante collaborazione con l’Assessorato Regionale: a quattro mani stiamo provando a riformare il sistema. Altro importante tema, di stretta attualità, che ha caratterizzato il mio mandato, è la Proposta di Legge Regionale della Città Metropolitana: si tratta di una prova generale di un percorso partecipato che Regione e Federparchi Lombardia sta cercando di mettere in pratica attraverso una Pdl che vede la Federazione Parchi e Riserve Naturali della Lombardia concorde sul principio di fusione, ma ancora distante per quanto riguarda il metodo di attuazione».
Dal 21 al 27 settembre, a «Expo», «Federparchi Lombardia» ha organizzato la «Settimana dei Parchi», dedicata alla promozione dei parchi e delle riserve naturali lombarde. Molti i temi sul tavolo. Per sette giorni si è parlato di biodiversità, di dissesto idrogeologico, di una riforma delle aree protette lombarde, di «natura digitale», cioè di soluzioni hardware e software, spesso semplici e a basso costo, che possono rispondere a nuove esigenze come, ad esempio, quella di monitorare le condizioni dell’ambiente, elaborare grandi quantità di dati e metterli a disposizione dei cittadini.