Il “nuovo” Depuratore di Merone

L’anno prossimo partiranno i lavori per realizzare un innovativo sistema ecologico che migliorerà la qualità delle acque del Lambro
(WT – Seregno, 08 ott.) All’inizio del 2016 partiranno i lavori per realizzare un innovativo sistema ecologico che migliorerà la qualità delle acque che dal Depuratore di Merone sono immesse nel fiume Lambro. Lo hanno scritto nero su bianco sulla convenzione firmata questa mattina (giovedì 8 ottobre) i Presidenti dell’«Azienda Servizi Integrati Lambro Spa» e del «Parco Regionale della Valle del Lambro»
«Questo progetto, il primo di questa entità che vede la collaborazione stretta tra un ente di depurazione e un Ente Parco, permetterà di salvaguardare ulteriormente il fiume Lambro con un impianto innovativo che migliorerà la qualità delle acque» ha spiegato il presidente del «Parco Valle Lambro» Eleonora Frigerio.
Il primo passaggio, definito «Fase di grigliatura», è dedicato all’eliminazione dei «solidi grossolani» (cioè cartacce, pannolini, sabbia e sassi) e degli oli presenti nelle acque di sfioro. Successivamente si passerà alla fase «a flusso sommerso» quando le acque saranno convogliate in aree dotate di letti di ghiaia e piante speciali (Phragmites, Cannucce lacustri o specie floreali) che avranno il compito di assorbire gli elementi inquinanti ripulendo l’acqua. L’acqua depurata sarà poi reimmessa nel Lambro, nel punto più a valle dell’area di intervento.
La parte più innovativa di questo progetto è la presenza in di un meccanismo che «soffia» aria all’interno del sistema sommerso per migliorarne la resa depurativa, oltre che ridurre al massimo il rischio della formazione di odori ed insetti.
«Sostenere e applicare le tecnologie innovative, in particolare nel settore ambientale, deve essere un obiettivo primario delle società pubbliche come Asil. Saremo quindi gestori attenti e interessati» ha sottolineato il presidente dell’Azienda Servizi Integrati Lambro Spa, Fabio Puglia.
I lavori dureranno 6/7 mesi e l’impianto sarà realizzato in un’area di dieci mila metri quadrati che sarà riqualificata attraverso un sistema di sentieri.
Il progetto nato nell’ambito del Contratto di Fiume, è stato finanziato (1 milione 900 mila euro) da Regione Lombardia, ed è inserito in un contesto più ampio di interventi sul Lambro cofinanziati dall’Unione Europea «Progetto Life+» e da Fondazione Cariplo.