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“Esperienze di Brianza” tra acqua, food e design

By redazione
2 Novembre 2015
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BrianzAcque Ha chiuso le porte di Expo con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e la Camera di Commercio di Monza e Brianza

(WT – Seregno, 02 nov.) Con un brindisi simbolico a base di acqua pubblica di rete in Expo, si è aperta la settimana di mercato «Esperienze di Brianza» promossa da BrianzAcque, in collaborazione con la Camera di Commercio di Monza e Brianza. Per cinque giorni, dal 27 al 31 ottobre, giorno di chiusura dell’Esposizione universale, nella cornice di Cascina Triulza, sede espositiva della società civile del progetto «Anci per Expo» è stato possibile scoprire alcune tra le realtà imprenditoriali più interessanti del «made in Brianza» che spaziano dal food al design.

Obiettivo dell’iniziativa era tenere alta l’attenzione sul tema dell’acqua pubblica, evidenziare il nesso tra l’H2O e il procedimenti produttivi da cui nascono le eccellenze del nostro territorio, come spiega Gianfranco Mariani, presidente di BrianzAcque: «La buona acqua e la peculiarità dei servizi che forniamo costituiscono un elemento che concorre alla valorizzazione del prodotto brianzolo sempre più rivolto alle sfide, alla ricerca di un nuovo modello di sviluppo con al centro un uso sostenibile delle risorse».

Il «Made in Brianza» negli anni è diventato un vero e proprio brand. Un «marchio di fabbrica» che punta alla qualità dei prodotti, come sottolinea Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza: «Un marchio che racchiude in sé il valore del “fare impresa”, dalla bottega artigiana alle industrie. In questi ultimi mesi i nostri imprenditori hanno avuto un’occasione senza precedenti, grazie a Expo, che è stata una vetrina unica e ci ha permesso di rafforzare la reputazione del Made in Brianza sui mercati mondiali».

Il rispetto dell’ambiente, l’importanza dell’elemento acqua, del suo uso razionale e consapevole sono i trait d’union che hanno accumunato i prodotti in vetrina.

«Cascina Triulza» ha, così, ospitato «Water-man», un’installazione in legno multicolor di «FuturoProject», l’azienda – laboratorio di Lissone nata dall’estro creativo di Luigi Mariani e due pezzi del progetto «Posti a tavola», promosso da «APA Confartigianato Milano Monza e Brianza» e realizzato da artigiani della Brianza, in sinergia con studenti, designer e architetti del territorio

Uso sostenibile dell’acqua ancora più marcato nel cibo dove è fondamentale un’acqua di qualità, come quella distribuita in Brianza: un H2O ottima sia per le caratteristiche sia perché controllata e certificata da assidui e stringenti controlli della Asl, dei laboratori di BrianzAcque che ora si avvalgono della prestigiosa partnership dell’«Istituto Ricerche sulle Acque» del CNR.

In linea con il tema di Expo, importante la presenza di aziende del settore «food»: la «Biancona», la patata a pasta bianca, dal sapore ricco e intenso di Oreno prodotta dalla società agricola «Fortuna» di Vimercate e, sempre a chilometro zero, i biscotti «Teodolinda» con farina integrale lavorata a pietra, i biscotti «Corona Ferrea» con farina e miele di castagno e i taralli dolci «Longobardi» senza uova e senza burro prodotti al «Laboratorio Verde Grano», un progetto a sfondo sociale, ideato e voluto dai fratelli Cono e Concetta Bagnato, che vede coinvolti i detenuti della Casa Circondariale di Monza. E, poi, i vasetti di mostarde di frutta artigianali, dolci e senapate, preparate da «Fredo», storica azienda del Canton Ticino che di recente, seguendo un percorso inverso rispetto alle aziende che si trasferiscono Oltralpe, ha aperto la sede commerciale a Vedano al Lambro.

Presente anche una «Brianza da toccare» con gli abiti in cotone biologico, lana organica, bambù e fibra di cereali di «Made For Change», il brand di moda biologica ed ecosostenibile nato nel 2011 dall’unione di due giovani stiliste, Carlotta Redaelli e Simona Donadio.

TagsBrianzacque
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