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La grafica si fa arte

By redazione
5 Febbraio 2016
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«Non solo Quaresima»: dalla pubblicità all’informale. Il percorso artistico del designer Roberto Giussani in Galleria civica «Ezio Mariani»

(WT – Seregno, 05 feb.) È un punto di riferimento della grafica italiana. Ora una mostra ripercorre la sua carriera a partire dagli anni Sessanta. Roberto Giussani, classe 1950, è il protagonista della mostra «Non solo Quaresima», allestita negli spazi della Galleria civica «Ezio Mariani» a Seregno (via Cavour, 26) dal 14 al 28 febbraio (inaugurazione domenica 14 febbraio alle ore 10.30).

I suoi lavori sono a Parigi, nell’Archivio del Centro di creazione industriale del Centro nazionale d’arte e di cultura «Georges Pompidou», nell’Archivio storico della arti contemporanee della «Biennale di Venezia», nell’Archivio storico nazionale delle arti contemporanee di Palermo e a Milano, nell’Archivio della «Veneranda Fabbrica del Duomo».

Il percorso espositivo parte dagli anni Ottanta, dalla grafica realizzata per la prima «Quaresima giovani» del 1981. Un’immagine tratta da una foto del fotografo giapponese Kazuyoshi Nomachi per la prima edizione di una kermesse culturale «inventata» da Don Armando Cattaneo al Teatro «San Rocco».

«Con questa mostra – spiega l’assessore alla Cultura e Grandi Eventi Giacinto Mariani – la Galleria “Mariani – offre uno spazio vitale a diversi linguaggi espressivi, come la grafica, la comunicazione visiva e la pubblicità, che diventano arte contemporanea».

La mostra espone progetti, fotografie, bozzetti, manifesti, cataloghi, loghi, affiche, lettering, giornali e riviste, tutti parte di un unico percorso che inizia negli anni Sessanta e arriva agli anni Novanta.

Roberto Giussani con la prima grafica della «Quaresima giovani»

Roberto Giussani con la prima grafica della «Quaresima giovani»

Personaggio eclettico, appassionato di fotografia, Roberto Giussani è nato a Desio il 6 aprile 1950. Studia grafica pubblicitaria alla «Società Umanitaria» di Milano, graphic design al «CSIA Centro scolastico per le industrie artistiche» di Lugano e visual communication alla «Goldsmiths University Of London».

Studia il linguaggio della comunicazione visiva con «big» come AG Fronzoni, Giancarlo lliprandi, Enzo Mari, Albe Steiner, e Pino Tovaglia, creativi e grafici che hanno fortemente influenzato la cultura visiva del nostro Paese.

E una sezione della mostra sarà dedicata ai suoi maestri: la fotografa Letiza Battaglia, famosa per le foto a Pasolini e Ezra Pound e ai «cadaveri eccellenti» nelle guerre di mafia palermitane degli anni Ottanta, Wanda Tucci Caselli, «anima» del «Circolo Fotografico Milanese», Lica Steiner, moglie di Albe.

A venticinque anni, con il cartoon «L’irresistibile ascesa-discesa del signor Autofago» si afferma come uno dei migliori grafici italiani. Un lavoro che Mario De Micheli, uno dei massimi storici dell’arte, riprende nel 1976 così descrive nella rivista «Artecontro»: «in questa nostra mitica età produttiva, produrre se stessi consumando se stessi è obiettivo di alta funzionalità».

Tina Jacobs, altra «big» della grafica, così parlava quel giovane grafico di talento: «sostenuto da una grafica eccellente e comunque aperto ad ogni tipo di sperimentazione tecnica, il discorso artistico di questo giovane scorre sempre fluido ed avvince per la chiarezza e la logica del pensiero espresso, anche quando la grafia raggiunge il massimo della sintesi e sembra rasentare schemi ermetico – intellettualistici».

Lavora come art director per Milano Casa Oggi, Motonautica, Ufficio Moderno, Uomo manager, Tuttotrasporti. Collabora con i più importanti studi di grafica ed editori milanesi e, per l’editore Broletti, nel 1972 realizza i cataloghi delle Olimpiadi di Monco e delle Olimpiadi invernali di Sapporo.

La sua prima mostra è nel 1973 a Bolzano, alla Capitolare del Chiostro dei Domenicani. Poi espone in collettive e personali a Milano, Bologna, Cattolica, Lugano, Strasburgo, Dakar, Parigi, Ginevra, Londra, Montecarlo, Varsavia.

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