Animali nella “rete”

Il Parco «Valle Lambro» lancia il progetto «Saltafrog».
Gli interventi saranno realizzati nella Riserva di Montorfano, a Lambrugo dove sarà potenziato il corridoio dell’Oasi di Baggero, al Bosco del Chignolo e nel Rio Pegorino
(WT – Seregno, 18 feb.) Una grande «rete ecologica» che va dal Lago di Montorfano, al Rio Cantalupo e al Rio Pegorino, per favorire gli spostamenti di anfibi, rettili e piccoli mammiferi. È questo il principale obiettivo di «Saltafrog» il nuovo progetto sviluppato dal Parco «Valle Lambro»: un programma di interventi che riguarda il sistema idrico e boschivo che interessa tutta la valle del Lambro. Con questo progetto il Parco ha partecipato al Bando dedicato alla «Connessione Ecologica 2015» di Fondazione Cariplo ricevendo un finanziamento di 395 mila euro. Cifra che, con le risorse del Parco, dei Comuni di Carate Brianza e Lambrugo e di Legambiente, supera i 528 mila euro.
«Stiamo lavorando per migliorare il territorio del Parco. Questo nuovo progetto – spiega Eleonora Frigerio, presidente del Parco Valle Lambro – rappresenta un ulteriore tassello nel quadro degli interventi che da qualche anno stiamo portando avanti sugli habitat della valle del Lambro. Con l’importante finanziamento di Fondazione Cariplo, che copre il 75 per cento dei costi, avremo la possibilità di intervenire contemporaneamente in diversi contesti del Parco: dalla Riserva di Montorfano, passando per l’oasi di Baggero, fino alla provincia di Monza e Brianza con interventi a Carate e Triuggio».
L’obiettivo di «Saltafrog» è ripristinare le condizioni ottimali di sistemi complessi (lago, bosco, fiume) favorendo la «continuità ecologica» per anfibi, rettili e piccoli mammiferi lungo l’unico varco presente tra la Riserva Lago di Montorfano e il Geosito del Monte Orfano, importante punto di passaggio di fauna.
Il progetto si concentra su habitat significativi come il corridoio fluviale primario antropizzato del Lambro, il «Sic» («Sito di interesse comunitario») Rio Pegorino, il «Sic» Rio Cantalupo e il «Sic» Lago di Montorfano. L’effetto sarà quello di rafforzare la «matrice ambientale », cioè quel complesso sistema fatto di habitat e popolazione faunistica, ottenendo così il potenziamento della biodiversità e il contrasto della diffusione delle specie esotiche.
Siepi campestri, micro aree umide, attraversamenti stradali per anfibi con posa di barriere fisse, contenimento della vegetazione esotica, ripristino del potenziale boschivo. Questi gli interventi previsti che si concluderanno entro luglio 2018.