San Gerado, inaugurata la “porta d’ingresso”

La nuova palazzina da 25mila metri quadri sarà il nuovo ingresso all’Ospedale e accoglierà le attività ambulatoriali e di ricovero diurno
(WT – Seregno, 27 mag.) È stato inaugurato giovedì il nuovo avancorpo del presidio ospedaliero San Gerardo, destinato ad accogliere le attività ambulatoriali e di ricovero diurno.
A fare gli onori di casa e ad accogliere le circa 400 persone presenti, il Direttore generale della Asst Matteo Stocco: «Ringrazio Regione Lombardia per la fiducia e l’opportunità professionale di dirigere una tra le più importanti e prestigiose strutture sanitarie e socio sanitarie della Lombardia».
La nuova struttura, che ha una superficie complessiva di 25.000 metri quadrati è costituita da quattro piani in superficie e due interrati e ospiterà complessivamente 83 ambulatori specialistici, ampi e dotati delle più moderne apparecchiature. Il quarto piano sarà interamente dedicato alle attività di chirurgia minore e al primo piano interrato sarà posizionato il servizio di radiodiagnostica. Il piano terra ospiterà un’ampia area di accoglienza, il centro prelievi, i prericoveri, il «Centro Unificato Prenotazioni» («CUP»), una sala conferenze da 350 posti a sedere e la «Pergolesi Shopping Galler»y, con attività commerciali e di ristorazione. La struttura verrà aperta al pubblico il 6 giugno.
«Questo è un momento speciale non solo per la comunità di Monza e per quella di tutta la Brianza, ma anche per l’intera comunità di tutte le persone che, ogni giorno, lavorano qui. Perché noi oggi inauguriamo una struttura sicuramente all’avanguardia, come dimostra anche l’ingresso, che sarà l’unico vero ingresso dell’ospedale da ora, ma anche un investimento sulle strutture che vuole essere d’accompagnamento a tutti coloro che vi operano quotidianamente», ha dichiarato il vice presidente della Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala.
La realizzazione della nuova palazzina, con un investimento di 60 milioni di euro, rappresenta la prima delle quattro fasi che porteranno alla ristrutturazione completa del complesso ospedaliero del San Gerardo.
«In epoca di risorse scarse per il welfare bisogna puntare sull’efficienza, ha dichiarato il sindaco di Seregno Edoardo Mazza, intervenuto all’inaugurazione. Senza dimenticare che dietro ai numeri ci sono nomi e cognomi. In questo senso, come dimostra la struttura inaugurata oggi, la sanità brianzola è un modello per la Lombardia e l’Italia perché sa coniugare i numeri con gli uomini, eliminando gli sprechi».
Il progetto di riqualificazione dell’Ospedale San Gerardo è un’opera da 207 milioni di euro che si propone di allineare la struttura ospedaliera ai cambiamenti organizzativi assistenziali e tecnologici che negli anni hanno modificato il modo di curare i pazienti. Per questo il nuovo complesso ospedaliero è suddiviso in diversi edifici, dotati di autonomia organizzativa e gestionale, ma collegati fra loro, ciascuno destinato ad accogliere, senza interferenze, diverse attività assistenziali. In particolare, il nuovo corpo anteriore sarà destinato ad accogliere i pazienti esterni, il monoblocco sarà riservato ai pazienti ricoverati, mentre nei corpi di fabbrica retrostanti si troveranno i blocchi operatori, l’area dell’emergenza e delle cure intensive e i laboratori diagnostici.
Nel corso degli ultimi tre anni alla Asst di Monza sono stati assegnati complessivamente finanziamenti per investimenti di edilizia sanitaria e piani aziendali per quasi 52 milioni euro. Da ultimo, con delibera regionale del 9 maggio scorso, relativa ai finanziamenti per il patrimonio edilizio sanitario, sono stati assegnati alla stessa Asst 1,9 milioni di euro per interventi mirati al mantenimento e all’ammodernamento dello stesso patrimonio edilizio e tecnologico.
Davanti al monoblocco, simbolicamente al centro del nuovo ingresso della struttura, è posizionata un’istallazione, «Ecce Homo», realizzata dagli artigiani di APA Confartigianato Imprese del territorio di Monza e della Brianza e di Milano. L’opera, in acciaio e plexiglass, rappresenta il DNA che racchiude il patrimonio genetico dell’uomo, al centro dell’assistenza sanitaria fornita nel complesso ospedaliero.