San Gerardo, co-ricercatore sul linfonodo sentinella

Il 2015 si è chiuso con 537 interventi chirurgici, oltre un centinaio dedicati alla chirurgia ricostruttiva dell’intera mammella
(WT – Seregno, 07 giu.) Co-ricercatori con competenze su tutto il territorio della Brianza. I professionisti della «Breast Unit di Senologia» della «Asst» di Monza, grazie alla loro esperienza pluriennale e all’équipe altamente specializzata, sono stati selezionati per prendere parte ad uno studio a livello nazionale sui linfonodi sentinella.
La «Breast Unit» di Monza è stata scelta per l’applicazione delle metodologie in Brianza e per portare avanti lo studio coordinato dall’«Istituto Scientifico Tumori» di Genova insieme all’«Istituto Clinico Humanitas» di Milano.
L’avvio, nell’estate del 2015, ha portato ai primi risultati: dopo la fase iniziale di studio, è stato appurato che è possibile non rimuovere altri linfonodi ascellari oltre il linfonodo sentinella, il primo linfonodo a essere raggiunto da eventuali metastasi che provengono dai tumori maligni della mammella e si diffondono per via linfatica.
Un passo in avanti che guarda sempre più al benessere delle donne colpite da tumore alla mammella. Se infatti con la rimozione del primo linfonodo dell’ascella era già stato raggiunto un grande risultato per la salvaguardia dell’integrità fisica della paziente con tumore mammario, poter evitare l’asportazione degli altri linfonodi completa oggi questo obiettivo. Si riduce così il rischio di un gonfiore permanente all’arto e si riducono molto i disagi post operatori. La ricerca sarà condotta dai tre istituti italiani fino al 2018.
La «Breast Unit» è composta da trenta specialisti che seguono il percorso diagnostico terapeutico per il carcinoma alla mammella dell’attività chirurgica, oncologica, plastica, patologica, radioterapica e radiologica insieme alla genetica medica, oltre ai percorsi con gli psicologi e i fisiatri. A dirigere l’unità è il dottor Riccardo Giovanazzi.
«Il peso di questa grande realtà monzese – sottolinea il Direttore generale Matteo Stocco – è dato dall’alto valore scientifico e tecnologico della ricerca e della cura e, in generale, dalla mole di lavoro svolta in questi otto anni di attività».
I dati parlano da soli: il 2015 si è chiuso con 537 interventi chirurgici, oltre un centinaio dedicati alla chirurgia ricostruttiva dell’intera mammella; sono state eseguite 500 biopsie con sistemi eco guidati e 100 con il sistema mammotome, il nuovo apparecchio per la diagnosi sempre più precoce del tumore al seno, che consente di effettuare biopsie mammarie multiple con un’unica introduzione dell’ago ed evitare l’intervento chirurgico, se non strettamente necessario.
Grazie a questi risultati la «Asst »di Monza è stata inserita da Regione Lombardia, con deliberazione X/5119 del 29 aprile 2016, nell’elenco delle strutture che appartengono alla «Rete regionale dei Centri di senologia – Breast Units Network», classificandosi prima nella graduatoria delle «Breast Unit» di tutta la Brianza.