Terremoto, c’è bisogno di fondi

La Protezione civile seregnese pronta a partire. Stop alle iniziative in città per raccogliere cibo e indumenti. Il sindaco: «Non servono, donate 2 euro»
(WT – Seregno, 25 ago.) A poco meno di 40 ore dal devastante terremoto che ha colpito il centro Italia, con epicentro nel reatino, in una situazione ancora di gestione dell’emergenza, iniziative di aiuto o raccolte di indumenti e materiali potrebbero appesantire le operazioni di primo soccorso.
Il sistema nazionale di Protezione civile è in grado di valutare e farsi carico delle prime necessità. Pertanto, in questa fase, il Comune di Seregno, come richiesto anche dall’Anci, non ha attivato alcuna raccolta di vestiti, coperte o cibo. «Non servono, donate 2 euro», l’appello del sindaco Edoardo Mazza. «In caso di specifiche richieste di supporto informeremo cittadini e associazioni».
In questa fase post terremoto, lo strumento migliore per aiutare le popolazioni colpite dal sisma è la raccolta fondi attraverso SMS 45500, attivato dalla Protezione civile (testo: protezione civile pro terremotati).
Il gruppo comunale della Protezione Civile è pronto a muoversi con uomini e mezzi, su richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione civile, per portare acqua, cibo, letti, coperte, cucine da campo e know how per la fase di primo soccorso e per la successiva fase di ricostruzione.
Il «Centro nazionale sangue» (CNS) e le quattro associazioni di volontari italiani del sangue «AVIS», «Croce Rossa Italiana», «FIDAS» e «Fratres» invitano i donatori su tutto il territorio nazionale a programmare la propria donazione contattando l’associazione o il servizio trasfusionale di riferimento.
L’Amministrazione comunale ha deciso di mettere le bandiere degli edifici pubblici a mezz’asta in segno di lutto e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie.