Il Quattro Novembre delle forze armate

Venerdì il ricordo dei militari uccisi a Nassiriya. Venerdì e domenica: una «due giorni» per ricordare il giorno in cui, nel 1918, per l’Italia finiva la Prima Guerra Mondiale. Edoardo Mazza: «Sappiamo di poter contare sui nostri militari per la nostra sicurezza e per garantire la pace nel mondo»
(WT – Seregno, 27 ott.) Con una corona deposta sulla lapide dei Caduti in viale Tiziano dal Sindaco Edoardo Mazza venerdì 4 novembre alle ore 10.45, comincerà la «due giorni» dedicata alla festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. La seconda «tappa», alle ore 11.15, sarà la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti a San Carlo. In entrambi i momenti il sindaco sarà accompagnato dalle autorità militari e dagli studenti degli Istituti comprensivi «Moro» e «Rodari». Alle ore 11.45 il sindaco, accompagnato da alcuni studenti dell’Istituto Comprensivo «Stoppani», deporrà una corona alla stele dei Caduti di Nassiriya in via Parini.
«Oggi, come cent’anni fa, sappiamo di poter contare sui nostri militari per la nostra sicurezza e per garantire la pace nel mondo grazie alle numerose missioni in cui sono impegnati. A loro e alle loro famiglie, in occasione del Quattro Novembre va il nostro più sentito ringraziamento», ha detto il Sindaco.
E un pensiero va ai marò: «Sono più di sei mila i militari italiani impegnati in missioni all’estero. Kosovo, Libano, Afghanistan e Iraq le aree dove si stanno svolgendo le principali operazioni. Missioni Onu o Nato che portano la speranza di uno sviluppo democratico in Paesi duramente provati da guerre e atti terroristici. Tra questi militari, nel 2012, c’erano anche i fucilieri di marina La Torre e Girone. Oggi entrambi sono in Italia, ma voglio ricordare che la loro odissea, iniziata quattro anni fa, non è ancora finita. Manca l’ultimo passaggio, la decisione dell’arbitrato internazionale a L’Aja. A loro, anche in questa fase, confermo il mio personale pieno sostegno e quello della nostra comunità».
Domenica 6 novembre si comincia alle ore 10 con la Santa Messa in Basilica San Giuseppe. Alle ore 10.45 da piazza Risorgimento partirà il corteo, accompagnato della Filarmonica «Città di Seregno» diretta dal Maestro Mauro Bernasconi, che raggiungerà il Cimitero Principale in via Reggio per la deposizione delle corone al Famedio, alla Cappella Votiva e al Sacrario dei Caduti. Quattro le «tappe» intermedie: via Don Bosco per la deposizione della corona al Monumento degli Alpini, via Umberto I per l’Alzabandiera, piazza Vittorio Veneto per la deposizione della corona al Monumento dei Caduti e l’esibizione del Coro «Il Rifugio – Città di Seregno» e, infine, via Montello per la deposizione della corona al Monumento degli Autieri.
II 4 novembre è l’anniversario dell’armistizio di Villa Giusti del 1918, che sanciva la vittoria dell’esercito italiano sull’impero austro-ungarico e la fine, per l’Italia, della Prima Guerra Mondiale. L’armistizio fu firmato a Padova il giorno prima, il 3 novembre 1918, dopo la battaglia di Vittorio Veneto, l’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico, dal comandante del VI Corpo d’Armata austro-ungarico, generale Weber von Webenau, e dal generale Pietro Badoglio, Maresciallo Generale del Regno d’Italia.
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