Una pittura come gesto culturale

Dal 3 all’11 dicembre. Il nuovo espressionismo astratto di Antonio Cantamesse in mostra in Galleria civica «Ezio Mariani»
(WT – Seregno, 29 nov.) Il nuovo espressionismo astratto di Antonio Cantamesse a Seregno Da sabato 3 dicembre (inaugurazione alle ore 17) gli spazi della Galleria civica «Ezio Mariani» (via Cavour, 26) ospiteranno la mostra «Una pittura come gesto culturale».
Tra l’atteggiamento poetico degli espressionisti tedeschi e la visione non figurativa delle correnti astratte, la pittura di Antonio Cantamesse è caratterizzata da campiture elaborate con stesure decise e dinamiche.
Attraverso i precedenti cicli pittorici, «Contrasti interni», «Oroscopo», «La semantica arcaica», «Gli ostensori», «I totem», esposti a Villa Erba di Cernobbio nel luglio 1988, Cantamesse continua una ricerca pittorica che lo porta a immaginare, dentro un linguaggio dalle forme non necessariamente definite, scenari di bellezza contro le insidie di una qualunque idea di degrado.
È nei cicli successivi, «Eventi», «Esopianeti», «Rimandi», «Impianti», «Contaminazioni» e «100%», che Cantamesse ha gradualmente abbracciato come naturale evoluzione un nuovo tipo di espressionismo astratto.
«Si tratta di rappresentazioni intrinseche al piacere visivo, spiega Franco Cajani, curatore della mostra, nel testo di presentazione. Un compiacimento individuale che non si manifesta più esclusivamente attraverso lo studio iniziale dell’opera, ma si concretizza al momento della stesura del colore, nel desiderio di liberarsi il più possibile dai condizionamenti e vibrare insieme alle proprie emozioni. Delle precedenti esperienze rimane la maturità artistica delle scelte coloristiche, simboliche o semplicemente volute dall’artista per un senso evoluto di azzardare sorprendenti accostamenti tendenti a visualizzare i desideri scaturiti nell’istante della realizzazione».
Antonio Cantamesse, con rimandi ad alcune opere di Gerhard Richter, si affida a un gesto artistico, percepito in quel determinato istante, attuando una sintesi fra un atteggiamento intimistico e un altro di natura impulsiva, sulla scia di una pittura come gesto culturale.
Antonio Cantamesse, nato a Lodi nel 1950, vive in Brianza, ha esposto in numerose mostre in Italia: dal «Circolo della Stampa» di Milano alla Basilica di «Santa Maria in Montesanto» di Roma, dal «Museo Diocesano Vescovile» di Caltanissetta alla Galleria Civica di Campione d’Italia, dalla Chiesa dell’Angelo di Lodi al «Museo Internazionale Design Ceramico» di Laveno Mombello. Presenta anche all’estero, all’«Hungarian National Gallery» di Budapest e al «Museo delle Collezioni» di Bucarest.
Inserito nel catalogo «Lombardia Beni Culturali», il portale del patrimonio culturale lombardo, architetto, docente di storia dell’arte, critico d’arte, ma anche poeta e scrittore, ha pubblicato «Sentimenti per Venezia», «Tracce dinamiche», «Protagonisti & Protagonismi».
La mostra potrà essere visitata fino a domenica 11 dicembre nei seguenti orari: da lunedì a sabato dalle 16.30 alle 19.30, domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Ingresso libero.
Informazioni: Ufficio cultura – tel. 0362/263.541 – email: info.cultura@seregno.info.