Cyberbullismo, il bullismo «2.0»

Martedì 13 dicembre. In Sala «Monsignor Gandini» un convegno per fare il punto sugli strumenti su cui puntare per contrastare le nuove devianze minorili. Edoardo Mazza: «Le Istituzioni devono collaborare in modo coordinato per rispondere alle attese dei cittadini su un tema così delicato»
(WT – Seregno, 07 dic.) «La sfida al cyberbullismo è, in primo luogo, culturale». Così il sindaco Edoardo Mazza presenta il convegno «Devianze minorili e cyberbullismo» che si svolgerà martedì 13 dicembre alle ore 21 in Sala «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio).
Promosso dall’associazione «Ius Et Vis – Associazione per gli avvocati» di Monza, con il patrocinio del Comune di Seregno, il convegno farà il punto sugli strumenti su cui puntare per il contrasto al cyberbullismo: prevenzione, certezza della pena e azioni coordinate tra le istituzioni.
«Il cyberbullismo – spiega il sindaco – è un fenomeno legato alle nuove tecnologie, soprattutto ai social, a cui la legge deve dare ancora una risposta precisa. Tuttavia il lavoro comune delle istituzioni, Comuni, Polizia, Corecom, AGCOM, magistratura e avvocati, sta funzionando. E su questo aspetto è necessario insistere».
Cultura della rete, dunque, ma anche una seria riflessione sulle norme e gli strumenti di controllo che, nel rispetto della libertà di espressione, tutelino la persona. Soprattutto i più giovani. Questo l’obiettivo del convegno.
«Il fenomeno è sempre più di interesse attuale nella pratica quotidiana nel mondo giudiziario – spiega l’Avv. Ettore Pucillo, Presidente di “Ius Et Vis” – ma è legato a ragioni educative e culturali che meritano di essere approfondite prima che lo stesso diventi problema di attenzione nelle aule dei Tribunali. Il nostro intento nel realizzare l’iniziativa è quello di porre a confronto le diverse conoscenze nel dibattito con la cittadinanza».
I relatori sono: la dottoressa Emanuela Ponti, psicologa psicoterapeuta, consulente presso i Tribunali di Monza e Milano in ambito di psicologia giuridica; il dottor Marco Lagazzi, medico psichiatra forense docente di master di psicopatologia forense presso l’Università di Bari; il dottor Olindo Canali, Giudice presso la V Sezione Penale del Tribunale di Milano; l’avvocato Maurizio Bono, avvocato presso il Foro di Monza. Moderatore l’avvocato Patrizia Lissoni presso il Foro di Monza.
L’assessore alle Politiche sociali e all’innovazione digitale Ilaria Anna Cerqua ha sottolineato l’esperienza dell’azione «The dark side of the web», il «lato oscuro del web», nell’ambito del progetto «Seregno: la scuol@ è digitale»: «La rete, per gli adolescenti, è uno strumento didattico ed è uno spazio di comunicazione e di scambio di conoscenze, competenze, valori. Cultura, oggi, significa anche relazioni. Ma il web è anche un “luogo” pieno di insidie. Per questo abbiamo previsto un’azione che possa mettere i minori e gli adulti, genitori e insegnanti, nella condizione di utilizzare correttamente i diversi strumenti e networks e affrontare i pericoli».
Da qui l’idea di costruire percorsi di formazione per studenti, genitori e insegnanti, con l’obiettivo di creare delle reti di genitori che possano strutturarsi come sportello di ascolto per altri genitori. Ma non solo. «Seregno: la scuol@ è digitale» prevede anche l’apertura nelle scuole di sportelli di ascolto «professionali» che possano essere da supporto a genitori e insegnanti intervenendo preventivamente nelle situazioni di maggior complessità e rischio.
Il successo dell’attività di prevenzione trova conferma in una recente ricerca, «OssCom», dell’Università Cattolica sulla web reputation e i comportamenti a rischio on line: risulta infatti che il 36 per cento degli intervistati ha deciso di non pubblicare contenuti che potessero danneggiare la propria immagine, correggendo anche la propria lista contatti. L’uso dei social media è particolarmente diffuso tra i preadolescenti e gli adolescenti: l’84 per cento dei giovani tra gli 11-18 anni ha un profilo social (il 93 per cento dei adolescenti), più maschi che femmine (86 per cento contro l’82 per cento). Quasi un terzo dei giovani ha più profili su piattaforme diverse: il 64 per cento dei giovani utenti di Internet ha un profilo privato, anche se i ragazzi tendono ad avere un profilo pubblico (37 per cento).
Il convegno «Devianze minorili e cyberbullismo» è organizzato da «Ius Et Vis – Associazione per gli avvocati» con il patrocino di Regione Lombardia, «ASST Monza», «AIDD Onlus» («Associazione Italiana contro la Diffusione delle Dipendenze»), «FIDAPA BPW Italy» («Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari»), Ordine degli Avvocati di Monza, Camera di Commercio Monza e Brianza e Comuni di Seregno, Albiate, Busnago, Macherio, Monza, Muggiò, Nova Milanese e Vedano al Lambro.
Informazioni: «Ius Et Vis – Associazione per gli avvocati» – web: www.iusetvis.it – email: info@iusetvis.it.