Prevenzione, missione possibile

Martedì 24 gennaio. Il tumore del seno colpisce un donna su otto. In molti casi, però, si può prevenire o, comunque, diagnosticare in fasi molto precoci. Ilaria Anna Cerqua: «Un’iniziativa che si inserisce nelle politiche di welfare aziendale»
(WT – Seregno, 11 gen.) Sono 48 mila i nuovi casi di tumore al seno diagnosticati in Italia. È il tumore più diffuso tra le donne e rappresenta il 29 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne (dati «AIRTUM – Associazione Italiana Registro Tumori»). Più donne si ammalano, ma più donne guariscono. Con gli screening per la diagnosi precoce, infatti, la mortalità per il tumore al seno è diminuita negli ultimi venti anni e la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi ha raggiunto l’85,5 per cento.
Numeri che confermano come la prima arma contro il male sia l’educazione alla salute e alla diagnosi preventiva. Con questo obiettivo l’Amministrazione comunale promuove l’incontro «Seno sano», martedì 24 gennaio alle ore 16 in Sala «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio).
«L’idea – spiega l’assessore alle Pari opportunità Ilaria Anna Cerqua – è offrire alle donne un’azione sanitaria preventiva qualificata. Ma vogliamo andare oltre. L’iniziativa si inserisce in un’azione di welfare aziendale: vogliamo dare un contributo al benessere e della salute delle dipendenti del Comune di Seregno».
L’incontro, infatti, è organizzato con il «CUG» («Comitato unico di garanzia») del Comune di Seregno e l’associazione «Don Giulio Farina» di Monza che dagli anni Novanta promuovere progetti di prevenzione oncologica in collaborazione con l’Ospedale San Gerardo.
Per sconfiggere il tumore resta comunque fondamentale scoprirlo agli stadi iniziali: autopalpazione del seno (una volta al mese), mammografia, ecografia sono controlli semplici e non dolorosi che ogni donna dovrebbe fare regolarmente.
Il rischio di ammalarsi sale con l’aumentare dell’età: prima dei 30 anni il tumore è raro, dopo i 40 si assiste a un graduale aumento e più del 75 per cento dei casi colpisce donne sopra i 50 anni. Per questo il «calendario degli esami» si basa sostanzialmente sull’età, oltre che sui fattori di rischio presenti nella singola donna, valutando in particolare la presenza di altri casi di carcinoma mammario in famiglia.