Luca Crippa, maestro del collage

Georges Braque, Pablo Picasso, Max Ernst, Joan Mirò, René Magritte e Salvator Dalì. Tutti i «big» dell’arte del Novecento hanno usato il collage per esplorare nuove strade nel loro percorso di ricerca artistica.
Ma in Italia, negli anni Trenta del XX secolo, il primo artista a confrontarsi con il filone dadaista-surreale del collage è stato un giovanissimo Luca Crippa. Un «atto di coraggio» il suo, in un Paese dove, nel mondo dell’arte che contava, predominava il realismo.
Luca Crippa raccolse immagini, carte e ritagli di riviste o giornali con cui raccontò storie colorate e ironiche, oniriche e sarcastiche, personaggi e mondi fantastici.
«Luca Crippa. Maestro del collage» è la mostra che raccoglie, per la prima volta, tutta la produzione dei collages di Crippa dai primi lavori di fine anni Trenta all’inizio degli anni Novanta.
La mostra, allestita presso l’«Esposizione Permanente» a Palazzo «Landriani – Caponaghi» (piazza Martiri della Libertà, 1), potrà essere visitata fino al 30 novembre nei seguenti orari: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.30; giovedì dalle 9 alle ore 18:30 con orario continuato.