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La Costituzione resiste

By redazione
14 Aprile 2017
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Il 27 dicembre 1947, il presidente della Repubblica Enrico De Nicola firma la Costituzione italiana

Il «Premio 25 Aprile» a Brunello Cucinelli.  Il 25 aprile dedicato ai settant’anni della Carta costituzionale. E i fumetti raccontano la Resistenza di donne e uomini nella vita di ogni giorno

(WT – Seregno, 14 apr.) «Credo in un’impresa umanistica: un’impresa che risponda nella forma più nobile a tutte le regole di etica che l’uomo ha definito nel corso dei secoli». Questo il credo imprenditoriale di Brunello Cucinelli a cui sarà consegnato il «Premio 25 Aprile 2017».

Settant’anni fa, il 22 marzo 1947, l’Assemblea Costituente, nella sua seduta pomeridiana, approvava l’articolo I della Costituzione, «L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro». Il tema del 25 aprile 2017, promosso da Amministrazione comunale e «Comitato Unitario Antifascista per la difesa delle Istituzioni Repubblicane», è «La Costituzione resiste».

«Cosa resta oggi del dibattito che portò a quel principio, proprio ora che si discute di reddito di cittadinanza, disoccupazione e rivoluzione tecnologica e che il lavoro è la prima emergenza di questo Paese? Gli eventi promossi per il 25 aprile serviranno anche a rispondere a queste domande e a portare o riportare la nostra carta costituzionale nel presente», ha spiegato il sindaco Edoardo Mazza.

L’uomo e la dignità del lavoro sono al centro di qualsiasi processo produttivo dell’impresa di Brunello Cucinelli. Lui lo chiama «capitalismo umanistico» ma, nei fatti, si traduce in un nuovo modo d’intendere il lavoro e l’imprenditoria. Nel concreto un «modello» che prevede orari di lavoro limitati per i dipendenti e investimenti per migliorare la vita nel borgo umbro di Solomeo che, dal 1985, ospita l’azienda, finanziando diversi progetti culturali e di restauro. Per questo il periodico statunitense ««The New Yorker» lo ha definito «The Prince of Solomeo».

Negli anni Brunello Cucinelli ha ricevuto un numero straordinario di riconoscimenti nazionali e internazionali, ma tra tanti, quelli che rispecchiano meglio la sua realtà umana sono la nomina a Cavaliere del Lavoro, consegnatagli dal Presidente della Repubblica e la Laura ad honorem in filosofia ed etica nei rapporti umani dell’Università degli Studi di Perugia.

Brunello Cucinelli sarà premiato martedì 25 aprile alle 10.40 presso «L’Auditorium» (piazza Risorgimento) con una scultura di Antonella Gerbi.

«Perché “La Costituzione resiste”? Si domanda Roberto Galliani, presidente del Comitato unitario antifascista. Perché vuole, pretende che sia attuata. Che ognuno possa avere un lavoro con una retribuzione sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa, che sia assicurata la libertà di culto, che venga davvero tutelato il paesaggio e il patrimonio storico-artistico del paese, che ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, sia garantito il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi, che sia tutelato il fondamentale diritto alla salute garantendo cure gratuite agli indigenti e che ogni cittadino inabile e sprovvisto di mezzi necessari per vivere abbia diritto al mantenimento e all’assistenza sociale

L’«anteprima» del 25 aprile è al «Centro Formazione Professionale» di via Monterosa, venerdì 21 aprile alle ore 10, con l’omaggio musicale a Sandro Pertini a cura del coro dell’«Unitel» («Università del Tempo Libero»), diretto dal Maestro Mauro Villa.

Brunello Cucinelli (foto da Facebook)

A seguire omaggio al Monumento agli Autieri in via Montello, al Sacrario dei Caduti del Cimitero principale e alla Ca’ Bianca di via Trabattoni, dove sarà deposta una corona alla lapide in ricordo della famiglia Gani: Giuseppe, Speranza e i loro tre figli, Regina ed Ester, di 17 e 15 anni, Alberto di 9, furono deportati nell’agosto del 1944 prima a Bolzano-Gries e, da lì, ad Auschwitz, dove papà, mamma e il bambino furono uccisi in una delle camere a gas il giorno stesso del loro arrivo, il 28 ottobre. Le ragazze, invece, passarono la selezione di Josef Mengele, ma poi le loro tracce si persero nel campo di Bergen-Belsen.

La giornata del 25 aprile comincerà presto. Alle 8.45 Santa Messa per i Caduti in Basilica San Giuseppe e, poi, alle 9.30 il corteo, aperto dall’«Accademia Filarmonica Città di Seregno» diretta da Mauro Bernasconi, si muoverà da piazza Risorgimento. Tre le «tappe» previste: l’omaggio ai caduti nella lotta di Liberazione al Parco «25 Aprile», l’alzabandiera in via Umberto I e l’omaggio ai caduti di tutte le guerre in piazza Vittorio Veneto, dove è prevista l’esibizione del Coro «Il Rifugio – Città di Seregno», diretto da Fabio Triulzi.

Dopo la consegna del «Premio 25 Aprile», nel foyer de «L’Auditorium», sarà inaugurata la mostra «La resistenza nel fumetto italiano», a cura di Luigi Bona, direttore del «WOW Spazio Fumetto» di Milano, e di Claudio Riva.

Dalla copertina de «L’Intrepido» in edicola il 27 marzo del 1940, a guerra ancora in corso, a «Gli Albi dell’Intrepido», dagli albetti a strisce a strisce di «Sciuscià» al «Corriere dei Ragazzi» degli anni Settanta. Fumetti che raccontano la microstoria, quella della vita quotidiana, delle vicende drammatiche di donne e uomini protagonisti loro malgrado della Storia con la «esse» maiuscola.

«Troppe volte – ha dichiarato l’assessore alla Cultura e grandi eventi Giacinto Mariani – la Resistenza è stata pietrificata in monumenti mitici, le vicende dei partigiani ridotte a cronache agiografiche. Il fumetto è il giusto mezzo per scrostare la ruggine della retorica e raccontare dei protagonisti imperfetti, coraggiosi e impauriti, ma vivi».

La mostra potrà essere visitata fino mercoledì 10 maggio nei seguenti orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Ci sono storie che non perdono senso con il passare degli anni. E atti di eroismo «minore» che meritano la ribalta anche a decenni di distanza. Come quelli raccontati da Vincent Perez nel film «Lettere da Berlino», che chiude il programma del 25 Aprile. È la storia di due coniugi, interpretati da due «giganti» come Emma Thompson e Brendan Gleeson, che da soli, a suon di cartoline anonime e mettendo a rischio la propria vita, tentarono, nel 1940, di informare connazionali e mondo sui pericoli del nazismo. Appuntamento mercoledì 26 aprile alle 21 al Cinema Roma (via Umberto I, 14 – ingresso libero).

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