ASST Monza, potenziata l’attività ginecologica

Lunedì 8 maggio, visite gratuite. L’Ospedale San Gerardo in campo per la prevenzione dei tumori in pazienti ad alto rischio genetico
(WT – Seregno, 18 apr.) Il «caso» più famoso è quello di Angelina Jolie. Sono diverse le star di Hollywood che hanno scoperto di essere positive al test genetico del sangue che determina un rischio di ammalarsi di tumore al seno del 60-90 per cento e con la possibilità dal 15 al 50 per cento di essere colpite da un tumore all’ovaio. Ciò in base al tipo di mutazione e alla propria storia familiare. E, quindi, hanno deciso di sottoporsi a mastectomia preventiva e alla rimozione delle ovaie.
Sono tante anche le donne brianzole nella stessa condizione: basti pensare che alla ASST di Monza sono già più di mille, dal 2008, le donne che si sono sottoposte ad una consulenza genetica.
Proprio per far fronte alla richiesta di donne sane che desiderano conoscere la predisposizione all’insorgenza di un tumore ginecologico per elevata familiarità, alla ASST di Monza è stato potenziato un ambulatorio dedicato a queste pazienti e gestito dal professor Robert Fruscio dell’Unità operativa complessa di Ginecologia del presidio San Gerardo, sotto la direzione del professor Rodolfo Milani. Grazie a questo ambulatorio le donne hanno la possibilità di essere sottoposte costantemente ad esami clinici per tenere monitorato il loro stato di salute da un punto di vista preventivo.
«Il tumore ovarico è la più importante causa di morte per neoplasia dell’apparato genitale femminile», spiega il prof. Rodolfo Milani. In Italia ogni anno sono diagnosticati circa cinque mila nuovi casi di questa neoplasia, pari a circa il 4 per cento del totale dei tumori diagnosticati tra le donne. Si stima che nel corso della vita 1 donna su 76 possa ammalarsi di tumore ovarico.
«È una malattia – spiega Rodolfo Milani – causata dalla combinazione e interazione di diversi fattori di rischio, di cui quelli più conosciuti sono sicuramente di tipo genetico e familiare. Una storia familiare di malattia, cioè la presenza all’interno della stessa famiglia di uno o più casi di tumore del seno o dell’ovaio, rappresenta uno dei principali fattori di rischio di contrarre un carcinoma ovarico».
Oltre al rischio familiare però, studi condotti negli ultimi 20 anni hanno dimostrato che dal 15 al 25 per cento dei tumori ovarici sierosi (la variante più frequente) sono dovuti alla mutazione genetica di 2 geni: «BRCA1» e «BRCA2» (acronimo inglese che sta per «Breast Cancer 1 e 2», dal momento che all’inizio della loro scoperta si osservò come la loro mutazione fosse presente in alcuni tipi di tumore alla mammella). La mutazione di questi geni comporta una perdita della normale azione di riparo del DNA e del controllo sulla proliferazione cellulare con conseguente aumento di 6 volte del rischio di sviluppare un tumore alla mammella e di 20 volte il rischio di tumore dell’ovaio rispetto alla popolazione generale.
Da qui l’apertura da gennaio 2017 dell’ambulatorio ginecologico per la prevenzione dei tumori in pazienti ad alto rischio con uno staff formato da ginecologi, senologi e genetisti dove le donne vengono sottoposte a visita ed ecografia due volte l’anno e dove avviene la programmazione chirurgica per l’asportazione delle ovaie. L’ambulatorio segue già quasi cento donne ed è supportato anche da «Acto Onlus» («Alleanza contro il tumore ovarico»), l’unica associazione sul territorio nazionale che ha creato una rete, una «alleanza» tra pazienti, medici, ricercatori, istituzioni per la cura del tumore ovarico.
«Questo ambulatorio – sottolinea il Direttore generale della ASST di Monza Matteo Stocco – rappresenta un valore aggiunto all’interno della nostra azienda grazie ad un gruppo di medici e di infermieri in cui la passione per la ginecologia oncologica è cresciuta e si è consolidata. Questo si è tradotto in competenze ultraspecialistiche acquisite sul campo, a periodi di formazione trascorsi all’estero, alla collaborazioni con centri internazionali e al training interno messo in atto da figure altamente specializzate a favore della donna».
Lunedì 8 maggio, in occasione della «Giornata mondiale sul tumore ovarico», la ASST di Monza apre le porte all’ambulatorio ginecologico dove sarà possibile eseguire visite ginecologiche ed ecografie transvaginali a titolo gratuito con lo scopo di sensibilizzare le donne e promuovere la prevenzione.
Per le prenotazioni: 18, 19 e 20 aprile dalle 14 alle 15, tel. 039/23.36.617. Per saperne di più: www.perladonna.it.