La storia viva

Dal 26 al 28 maggio e dal 9 all’11 giugno. Quinta edizione di «Voci della Storia». Edoardo Mazza: «Condivisione, questo il segreto del successo del festival storico letterario»
(WT – Seregno, 19 mag.) Sarà Tito Livraghi ad aprire la quinta edizione di «Voci della Storia», il festival storico letterario della città di Seregno. Venerdì 26 maggio, alle ore 18.30, il medico-scrittore presenterà in Sala «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio) il suo ultimo libro «Il romanzo di Milano», che racconta il capoluogo lombardo come un grande teatro. Le quinte sono le vie, le case, le chiese, le fabbriche, i negozi, mentre gli attori sono gli abitanti, che hanno costruito e continuano a costruire la trama dello spettacolo.
Confermato il format del festival: due fine settimana di presentazioni di libri con i «big» della cultura, laboratori per i più piccoli, oltre a rievocazioni storiche. E sarà un festival «diffuso» con numerosi spazi pubblici coinvolti: Sala «Monsignor Gandini», piazza Concordia, «L’Auditorium» e Basilica San Giuseppe.
«Partito cinque anni fa come una scommessa – spiega il sindaco Edoardo Mazza – il Festival è stato immediatamente fatto proprio dalla città, come dimostrano la straordinaria partecipazione del pubblico, l’adesione diffusa di piccole e grandi realtà economiche tra i sostenitori e gli sponsor, la collaborazione con le più importanti case editrici italiane. Amministrazione comunale e associazione dei commercianti hanno cercato di condividere il progetto con il resto della città, ispirandosi a un modello consolidato in altri Paesi europei, in particolare dell’area anglosassone. Condivisione, questo il segreto del successo di “Voci della Storia”».
Ventuno presentazioni in sei giorni per raccontare il XX secolo, il secolo, per molti aspetti, più violento della storia dell’umanità con ben due guerre mondiali. Ma il XX secolo è stato caratterizzato anche dall’emancipazione della donna, dal progresso scientifico, dalle rivoluzioni nella società e nella cultura. Un «secolo breve», come lo definì Eric Hobsbawm, per l’accelerazione sempre più esasperata impressa agli eventi della storia e ai cambiamenti nella vita degli uomini.
Storici, scrittori, filosofi, giornalisti, ambasciatori e anche stilisti si confronteranno con il Novecento e le conseguenze di alcune scelte, che ancora oggi viviamo, tra guerre, attentati e migrazioni: da Giuliana Sgrena a Paolo Morando, da Domenico Quirico a Paolo Paci.
«”Voci della Storia” – ha dichiarato l’assessore alla Cultura e grandi eventi Giacinto Mariani – mantiene intatta la sua spinta innovativa e continua a essere un punto di riferimento per gli autori, italiani e stranieri che ogni anno aderiscono al progetto, per le case editrici che trovano uno spazio di promozione di alto livello e, soprattutto, per i cittadini di ogni età che, con la loro presenza, dimostrano come la cultura, anche a Seregno e in Brianza, sia uno spazio da riempire con proposte di qualità».
Storia è anche teatro e poesia: lo scenografo Ezio Frigerio racconterà cinquant’anni sul palcoscenico con Giorgio Strehler, mentre Franco Loi, una delle voci più importanti della poesia del secondo Novecento, soprattutto della poesia in milanese, spiegherà cosa significa scrivere in poesia oggi.
Chiusura del festival affidata allo storico Gianni Oliva che domenica 11 giugno alle ore 21, in Sala «Monsignor Gandini», presenterà la sua ultima fatica, «Combattere. Dagli arditi ai marò, storia dei corpi speciali italiani », un saggio «contro» che indaga pagine rimosse o negate dalla «storia ufficiale» dell’Italia repubblicana, restituendole alla loro dimensione.
«Come Confcommercio – Associazione di Seregno – ha dichiarato il presidente Dario Nobili – anche quest’anno abbiamo investito su “Voci della Storia” perché siamo convinti che, oltre a un progetto di alto contenuto culturale, sia uno “strumento” per promuovere il territorio e, in particolare, il tessuto commerciale della città».
Per la prima volta «Voci della Storia» ospiterà una pièce teatrale, «Il cerchio di gesso del Caucaso» di Bertolt Brecht, messa in scena dalla Compagnia teatrale «Sonia Bonacina» (domenica 11 giugno alle ore 18 in piazza Concordia) e un concerto d’organo, «Suonate proibite», di Marco Villa, che eseguirà brani per la Messa d’organo di Eugenio Pozzoli, papà di Ettore Pozzoli (domenica 11 giugno alle ore 19 in Basilica San Giuseppe).
Nella serata di chiusura sarà consegnato il premio «Voci della Storia 2016» a chi tra storici, giornalisti, scrittori, filosofi e stilisti avrà maggiormente speso la propria opera per dare voce alla storia. I premiati delle passate edizioni sono stati Alessandro Barbero, Luciano Canfora e Gillo Dorfles.
Nel secondo weekend del festival, sabato 10 e domenica 11 giugno, andranno in scena le rievocazioni storiche, affidate ad alcuni tra i migliori gruppi attivi in Italia: per il periodo romano, dal I al III secolo d.C., alla «Legio VIII Augusta» di Milano, mentre per il periodo medievale alla «Brianza Medievale – Compagnia del Corvo». «Teuta Brig» e «Teuta Insubria», infine, allestiranno un accampamento celtico del III e del II secolo a.C.
Il programma completo del festival è in rete: sul sito del Comune di Seregno (www.comune.seregno.mb.it), sul sito di «Voci della Storia» (www.vocidellastoria.it) e su Facebook.
«Voci della Storia» è organizzato dal Comune di Seregno, «Vivi Seregno» e «Confcommercio Monza e Brianza – Delegazione di Seregno». I direttori artistici sono Eva Musci e Antonio Zappa della libreria «Un Mondo di Libri», mentre il prof. Franco Cardini è il presidente onorario. Il nuovo logo di «Voci della Storia» è nato dalla collaborazione con il Liceo artistico «Amedeo Modigliani» di Giussano: il restyling dell’immagine del festival, infatti, è stata affidata agli studenti della III G.
Informazioni: Ufficio cultura Comune di Seregno (tel. 0362/263.541 – email: info.cultura@seregno.info) – Segreteria operativa «Un Mondo di libri» (tel. 0362/23.18.24 – email: staff@vocidellastoria.it).