Cinque azioni per la tutela della «casa»

Domande dal 18 settembre al 17 novembre. Dai nuovi alloggi a quelli sfitti, dalla «morosità incolpevole» ai pensionati, fino alle case all’asta: cinque «misure» per mettere in campo soluzioni innovative per tutelare le famiglie in difficoltà
(WT – Seregno, 8 set.) Da lunedì 18 sarà pubblicato il bando per l’erogazione di misure di contenimento dell’emergenza abitativa e il mantenimento dell’alloggio in locazione: stanziati 154 mila euro di risorse regionali per l’«Ambito distrettuale di Seregno», di cui 43 mila euro in favore dei cittadini seregnesi.
«L’obiettivo delle azioni che saranno messe in campo – spiega il Sindaco – è individuare nuove soluzioni abitative temporanee per le famiglie proprietarie di alloggi all’asta, per gli anziani che faticano a pagare l’affitto con la pensione e per le persone in situazione di “morosità incolpevole”, cioè per chi si trova in difficoltà economica improvvisa».
Cinque le «misure» previste dal bando. «La novità – spiega l’assessore alle Politiche sociali e presidente di Ambito – è il sostegno per le famiglie che, a causa della crisi, hanno la casa di proprietà all’asta, la “misura 3”. Un aiuto temporaneo, che può arrivare fino a 5 mila euro, per pagare la caparra e i primi canoni dell’affitto di un alloggio “alternativo”. Un argine per tutelare la casa, il bene più importante per tutte le famiglie».
La «misura 1» prevede un piano per reperire nuovi alloggi sul mercato privato da destinare alle emergenze abitative, soprattutto a donne sole o con minori. La «misura» prevede una retta mensile di due mila euro per nuclei singoli e mille nel caso sia possibile una coabitazione. Tali costi comprendono tutte le spese di affitto, arredi, condominiali, energetiche, tasse e quelle relative all’intervento socio-educativo.
Lo scopo della «misura 2» è prevenire ed evitare lo sfratto nei casi di «morosità incolpevole», cioè quando una famiglia a causa di un licenziamento o del mancato rinnovo di un contratto di lavoro non può più pagare l’affitto. Tra i requisiti necessari la residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia, un ISEE fino a 15 mila euro e «morosità incolpevole» accertata in fase iniziale fino a tre mila euro. Il contributo massimo è di 2.500 euro.
La «misura 3» è una garanzia per le famiglie che hanno lo loro casa di proprietà all’asta. Per accedere a questa misura occorre essere residenti in Lombardia da almeno 5 anni e avere un «ISEE» («Indicatore della Situazione Economica Equivalente») inferiore a 26 mila euro.
La «misura 4» prevede un sostegno ai pensionati in difficoltà nel mantenimento dell’alloggio in affitto. L’azione prevede l’erogazione di un contributo al proprietario, a scomputo dei canoni di locazione futuri, a fronte di un impegno a non aumentare il canone per un anno o a rinnovare il contratto alle stesse condizioni. I pensionati devono risedere in Lombardia da almeno 5 anni e avere un ISEE inferiore a 15 mila euro. Il contributo massimo è di 1.500 euro.
L’ultima azione, la «misura 5», è un contributo a fondo perduto di quattro mila euro ai proprietari di alloggi sfitti per interventi di manutenzione e messa a norma degli impianti. L’obiettivo è rimettere sul mercato, entro un massimo di sei mesi e per un periodo di almeno tre anni, nuovi appartamenti a canone concordato.
Destinatari della misura i cittadini dei dieci Comuni dell’«Ambito», tra cui saranno suddivise le risorse stanziate da Regione Lombardia: Barlassina (euro 4.721,47), Ceriano (euro 4.388,89), Cogliate (euro 5.761,64), Giussano (euro 25.171,05), Lazzate (euro 5.253,34), Lentate (euro 15.476,55), Meda (euro 22.761,30), Misinto (euro 3.723,05), Seregno (euro 43.759,07) e Seveso (euro 22.930,64).
Informazioni: Ufficio Servizi Sociali (via Oliveti, 17 – lunedì e mercoledì dalle 10 alle 13; venerdì dalle 8.30 alle 11.30).