Il «Quattro Novembre» dei seregnesi

La «due giorni» dedicata all’Unità nazionale e delle Forze Armate. Venerdì 3 e domenica 5 novembre il ricordo della fine della Grande Guerra. Una mostra racconta la vita dei soldati al fronte
(WT – Seregno, 24 ott.) Furono 1.200 i seregnesi impegnati sui fronti di guerra, da quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria il 23 maggio 1915 al 4 novembre 1918, all’armistizio di Villa Giusti che mise la parola fine alla Prima Guerra Mondiale. In tre anni e mezzo di guerra più di duecento morirono nelle trincee. Un tributo molto alto, se si pensa che la popolazione di Seregno si aggirava intorno ai 15 mila abitanti.
Numeri dietro a cui ci sono storie di uomini in carne e ossa, con le loro paure e le loro speranze, soprattutto con il ricordo degli affetti lasciati a casa. Come i fratelli Longoni, Elia e Antonio, che morirono sul fronte del Carso e ad Asiago nel 1916. Storie che racconta la mostra «La guerra dei nostri nonni» al Museo «Vignoli» (via De Nova, 24) fino a domenica 19 novembre (tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19), l’evento al centro delle celebrazioni per il 99esimo anniversario del «Quattro Novembre», il giorno dedicato all’Unità nazionale e delle Forze Armate.
Il ricordo della Grande Guerra si aprirà venerdì 3 novembre. Alle ore 10.45 sarà deposta una corona alla Lapide dei Caduti in viale Tiziano. A seguire (ore 11.15) al Monumento ai caduti in via San Carlo e alle ore 11.45 al Parco «Caduti di Nassiriya» in via Carroccio. Saranno presenti il Commissario Antonio Cananà e il Sub Commissario Maria Angela Danzì.
Domenica 5 novembre si comincia alle ore 10 con la Santa Messa in Basilica San Giuseppe. Alle ore 10.45 da piazza Risorgimento partirà il corteo, accompagnato dall’«Accademia Filarmonica Città di Seregno» diretta dal Maestro Mauro Bernasconi, che raggiungerà il Cimitero Principale in viale Reggio per la deposizione delle corone al Famedio, alla Cappella Votiva e al Sacrario dei Caduti. Quattro le «tappe» intermedie: via Don Bosco per la deposizione della corona al Monumento degli alpini, via Umberto I per l’Alzabandiera, piazza Vittorio Veneto per la deposizione della corona al Monumento dei caduti e l’esibizione del Coro «Il Rifugio – Città di Seregno», diretto da direttore Fabio Triulzi, e, infine, via Montello per la deposizione della corona al Monumento degli Autieri. Sarà presente il Commissario prefettizio Antonio Cananà.
II 4 novembre è l’anniversario dell’armistizio di Villa Giusti del 1918, che sanciva la vittoria dell’esercito italiano sull’impero austro-ungarico e la fine, per l’Italia, della Prima Guerra Mondiale. L’armistizio fu firmato a Padova il giorno prima, il 3 novembre 1918, dopo la battaglia di Vittorio Veneto, l’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico, dal comandante del VI Corpo d’Armata austro-ungarico, generale Weber von Webenau, e dal generale Pietro Badoglio, Maresciallo Generale del Regno d’Italia.
Informazioni: Ufficio Cultura (piazza Libertà, 1 – telefono: 0362/263.311 – email: info.cultura@seregno.info).