IN VIA BOTTEGO, IL MURALE DI DUTY GORN

Il 5 novembre è stato inaugurato in via Bottego, il murale voluto dall’associazione Cartanima e realizzato dall’artista DutyGorn, un messaggio per l’inclusione e contro tutte le discriminazioni.
Questo l’intervento del sindaco Alberto Rossi: “Da questa m***a uscirà un bene ancora più grande e un bello ancora più splendente, quello che ci avete abituati ad apprezzare a occhi aperti con la vostra arte. Sono al vostro fianco, e voglio dare un messaggio forte e chiaro insieme a voi. Un abbraccio grande”
Sono passati 22 mesi da questo messaggio, che avevo scritto di getto dopo aver saputo della facciata della sede di Cartanima, vandalizzata con scritte omofobe. Una ferita per tutta la nostra comunità, in particolare per chi si è sentito offeso e discriminato, perché tutti noi nella vita abbiamo provato quanto le parole possano fare molto male, sia quando sono dette a metà, sia quando sono scritte sui muri.
In quei giorni mi sono sentito spesso con Andrea e Alberto, responsabili dell’Associazione, pensando a come reagire in modo da lasciare un segno. É così che è nata l’idea di un murale: anziché coprire solamente le scritte volevamo che quello sfregio diventasse l’opportunità per creare qualcosa che desse una testimonianza, che promuovesse inclusione e attenzione per la vita degli altri.
Da qui è nato il percorso che ha portato alla realizzazione del nuovo volto della sede, nel quartiere Sant’Ambrogio, con il murale “Prisma Reflection” realizzato da Guido Duty Gorn, nel contesto di un percorso incentrato sulla lotta alla discriminazione e al bullismo, con laboratori artistici e teatrali rivolti ai ragazzi della Città e sostenuto dal Comune di Seregno.
Siamo contenti che sabato sia arrivato il giorno dell’inaugurazione. L’opera rappresenta degli sguardi che invitano a guardare oltre e aprirsi al rapporto con le altre persone. É il frutto di un’iniziativa partecipata che ha coinvolto l’associazione, il Comune, il quartiere e ragazzi e ragazze della Città e non solo. Sabato erano presenti tante persone, e le ragazze e i ragazzi dell’associazione ci hanno regalato performance artistiche e letture.
Trasformare le ferite in occasioni di ripartenza. Costruire insieme un bene e un bello più grande a partire da un male accaduto. Se vi capita passate in via Bottego. Davvero, ne vale la pena”.