Tommaso Moro, la politica e il bene comune

A Palazzo Landriani – Caponaghi una mostra dedicata al grande umanista e giurista. Mariani: «Oggi la politica ha bisogno di esempi cui poter guardare»
(WT – Seregno, 12 dic.) «Il sorriso della libertà» è il titolo della mostra su Tommaso Moro che, inaugurata lo scorso 23 ottobre da Mario Monti nelle aule della Camera, dal 15 dicembre al 4 gennaio sarà a Seregno, nella Sala Rappresentanza di Palazzo Landriani – Caponaghi (piazza Libertà, 1).
«La storia di Tommaso Moro – dichiara il Sindaco Giacinto Mariani – esprime meglio di qualsiasi discorso o editoriale cosa voglia dire fare politica e come il politico debba affrontare la questione della moralità e della corruzione. Temi, purtroppo, ancora molto attuali. Oggi la distanza tra la politica e i cittadini è enorme. Più che parole servono esempi cui i cittadini possano guardare con fiducia. E Tommaso Moro può essere la risposta».
La mostra, attraverso 24 pannelli, ripercorre la vita di Tommaso Moro suddivisa in tre parti: «L’Amico del mondo», «L’amico del re» e «L’Amico di Dio». Il visitatore è portato «dentro» i drammatici avvenimenti politici e culturali dell’Europa del primo ’500, dilaniata dalla crisi protestante, e dell’Inghilterra di Enrico VIII, Caterina d’Aragona e l’astuto clan di Anna Bolena e Cromwell, dove l’attesa di un erede costituirà la breccia per la radicale trasformazione di un paese saldamente cattolico ed eurocentrico nello Stato che oggi conosciamo.
Il curatore della mostra è il Professor Edoardo Rialti, studioso e docente di Letteratura inglese e americana alla Facoltà teologica di Firenze e all’Istituto teologico di Assisi e visiting professor all’Università OLSWA in Ontario.
«Tommaso Moro è stato letterato e giudice, quindi uomo della società civile che, chiamato a responsabilità politiche, ha saputo assumersele sino in fondo senza distinguo e sprezzatura, mostrando come un impeto ideale, per lui la fede cattolica, sia determinante per l’azione politica, ha affermato Maurizio Lupi, presidente della Fondazione “Costruiamo il Futuro”. Egli fu politico e santo. L’accostamento di questi due nomi fa rabbrividire, ma la sua figura ci aiuta a comprendere che solo una tensione ideale può dare moralità alla politica. Per questo abbiamo voluto questa mostra».
Tommaso Moro, nato a Londra nel 1478, avvocato e giurista, cancelliere di Enrico VIII negli anni in cui fu sottoscritto l’Atto di Supremazia sulla Chiesa d’Inghilterra,il 17 aprile 1534 è incarcerato nella Torre di Londra per essersi rifiutato di accettare l’Atto di Successione che, proclamando la supremazia del re sulla Chiesa d’Inghilterra, provocava “de facto” lo scisma da Roma e 6 luglio dell’anno dopo è decapitato. Nel 1889 papa Leone XIII lo beatificò e nel 1935 Pio XI lo proclamò assunto fra i santi. Il 31 ottobre del 2000 Giovanni Paolo II lo dichiara patrono di politici e governanti.
La mostra, che sarà inaugurata sabato 15 dicembre alle ore 17, potrà essere visitata fino al 4 gennaio nei seguenti orari: lunedì, martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 12.30; giovedì dalle 8.30 alle 18.30; venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (chiusa il 24,25 e 26 dicembre e il 1 gennaio). Ingresso libero.
Da lunedì 17 a venerdì 21 dicembre le scuole potranno effettuare delle visite guidate. Per informazioni e prenotazioni: Fondazione «Costruiamo il Futuro» (tel. 039/59.69.259 – email: carlotta@costruiamoilfuturo.it).
La mostra «Il sorriso della libertà. Tommaso Moro, la politica e il bene comune» è promossa dalla Fondazione «Costruiamo il Futuro» in occasione dell’Anno della fede indetto da Benedetto XVI, con il patrocinio del Comune di Seregno.
Informazioni: Fondazione Costruiamo il Futuro (tel. 039/59.69.259 email: info@costruiamoilfuturo.it) – Ufficio Cultura (tel. 0362/263.311 – email: info.cultura@seregno.info).